A nome dell'Associazione D.E.C.I.B.A, su un abuso delle segnalazioni di crediti in sofferenza da parte di banche italiane. 

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Petitionsausschuss des Europäischen Parlaments
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Il firmatario, vice-presidente dell'associazione, denuncia una pratica abusiva da parte degli istituti di credito italiani, quando segnalano alla Centrale rischi (uno strumento informativo utilizzato nel settore creditizio) i clienti che si trovano in situazione di insolvenza (dovuta spesso a situazioni contingenti ben diverse da quelle che generano insolvenza), chiamandoli "cattivi pagatori". Tale segnalazione rende inaffidabile il cliente che la subisce, con possibili gravi pregiudizi quali: revoca dei fidi già concessi, preclusione di nuovi finanziamenti dalla stessa o da altra banca o impedimento di apertura di altri conti correnti. Sollevando obiezioni a tutta una serie di questioni illegittime e anticostituzionali (diritto a essere ascoltati, giusto processo, presunzione di innocenza), il firmatario insiste sulla violazione, da parte delle banche, del diritto alla protezione dei dati personali sancito dall'articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE (nonché dagli articoli 39 del TUE e 16 del TFUE). Infatti, se la segnalazione non è fondata sulla legge, né è proporzionale, e se avviene senza il consenso dell'interessato, questi può riportare danni irreparabili alla sua sfera privata e professionale.

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