A nome della EU Rights Clinic, sulla protezione dei diritti dei cittadini nell'ambito della Brexit 

Il firmatario teme che la bozza dell'accordo di recesso non contemplerà totalmente l'intera gamma di diritti di cui, attualmente, tutti i cittadini dell'UE e i loro familiari beneficiano in materia di residenza, lavoro e pari trattamento a norma del diritto unionale. A sua detta ciò interessa soprattutto tre categorie di persone: i) i familiari dei cittadini dell'UE che rimpatriano dopo aver risieduto in un altro Stato membro, nello specifico sia coloro che sono rimpatriati prima della Brexit che coloro che lo faranno successivamente (CGUE, causa C-370/90 Surinder Singh); ii) i genitori affidatari di cittadini dell'Unione che hanno diritto di soggiorno nel paese di origine dei cittadini dell'UE (CGUE, causa C-34/09 Ruiz Zambrano); e iii) i cittadini britannici che attualmente risiedono in uno degli altri 27 Stati membri dell'Unione e desiderano continuare a godere del loro diritto di libera circolazione. Inoltre, il firmatario sostiene che l'accordo di recesso dovrebbe, tra l'altro, sancire gli impegni del Regno Unito relativi a un'assicurazione malattia che copra tutti i rischi e allo status dei lavoratori, preservare tutti i diritti di ricorso, mantenere l'accesso ai servizi di assistenza dell'UE (SOLVIT e YEA), esigere la pubblicazione di relazioni di conformità pubbliche durante il periodo di transizione, nonché conservare adeguate salvaguardie relativamente al ricorso alle restrizioni per ragioni di ordine pubblico e di pubblica sicurezza.