Sulla presunta scorrettezza del recepimento della direttiva 2003/109/CE del Consiglio nel contesto della legge sugli stranieri in Polonia 

Il firmatario sottolinea che le disposizioni di cui alla legge polacca sugli stranieri, del 12 dicembre 2013, sarebbero incompatibili con la direttiva 2003/109/CE del Consiglio, e segnatamente con i considerando 5, 6, 10 e 11 relativi allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo e con l'articolo 5, paragrafo 2. Il firmatario è dell'idea che per motivi organizzativi sia troppo difficile, se non impossibile, soddisfare i requisiti della certificazione ufficiale di conoscenza della lingua polacca al fine di ottenere un permesso di soggiorno a lungo termine nell'UE: le sessioni di esame sono troppo sporadiche e sono organizzate solo in un esiguo numero di centri in Polonia con un numero limitato di posti. Il firmatario è inoltre dell'idea che il rilascio della certificazione ufficiale e obbligatoria di conoscenza della lingua polacca sembri contraddire quanto stabilito all'articolo 5, paragrafo 2, della direttiva relativamente al soddisfacimento delle condizioni di integrazione.