Sull'efficacia diretta della direttiva 82/76/CEE nei confronti dei medici ex specializzandi 

Il firmatario denuncia l'inadempienza da parte dell'Italia all'obbligo di rimunerare adeguatamente i medici, che hanno iniziato a frequentare il corso di specializzazione nel periodo 1982-1991, come previsto dall'articolo 13 della direttiva 82/76/CEE in materia di formazione dei medici specialisti, e corsi per il conseguimento dei relativi diplomi. In particolare, egli si duole della farraginosità della giustizia italiana che tende a negare o a ritardare il risarcimento dei danni ai ricorrenti e invoca a favore della sua categoria i cosiddetti effetti diretti "verticali" delle norme contenute nelle direttive in questione, non attuate in tempo utile, con la possibilità per il singolo cittadino di far valere i propri diritti dinanzi al giudice nazionale secondo la consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia dell'UE. Peraltro il firmatario non specifica in quale delle due categorie di medici ex-specializzandi ricade la sua fattispecie (cfr. il secondo trattino delle informazioni).