Sul presunto occultamento dell'uso improprio di fondi europei e sulla presunta distruzione di bestiame bulgaro 

Il firmatario denuncia l'abbattimento arbitrario di bestiame in alcune regioni della Repubblica di Bulgaria con il pretesto di una contaminazione da peste. Il firmatario ritiene che le misure adottate siano sproporzionate – ad esempio eutanasia, arresto delle persone che difendono il diritto alla vita degli animali e aeroplani che spruzzano vaccini sulla zona. Tali vaccini provocano la formazione di anticorpi negli animali, creando un pretesto per abbatterli. È stato affermato che alcuni rappresentanti della Commissione europea avrebbero visitato le zone colpite, sebbene nessuna persona del posto li abbia effettivamente incontrati. Secondo il firmatario, l'eutanasia di animali sani è un modo per nascondere una quantità ingente di capi di bestiame, presuntamente inesistente, per la quale l'Ente pagante del Fondo statale per l'agricoltura ha erogato una gran quantità di sovvenzioni. A fronte di ciò, quando le persone colpite si sono rivolte al tribunale per contestare l'ordine di eutanasia, il tribunale ha negato loro giustizia argomentando che l'ordine impartito dall'Agenzia per la sicurezza alimentare bulgara non è impugnabile.