Sul mancato adeguamento della normativa italiana alla legislazione europea sull'orario di lavoro 

Il firmatario denuncia il mancato adeguamento della normativa italiana alla legislazione europea sull'orario di lavoro. La direttiva 2003/88/CE impone agli Stati membri di adottare le misure necessarie affinché i lavoratori notturni che effettuano un lavoro comportante rischi particolari o rilevanti tensioni fisiche o mentali non possano lavorare più di 8 ore nel corso di un periodo di 24 ore. Secondo il firmatario, tali disposizioni risultano inapplicabili in Italia, dove non verrebbe assicurata un'adeguata protezione per i lavoratori. Il firmatario fa particolare riferimento alle prestazioni lavorative notturne di medici e infermieri impiegati nelle aziende sanitarie. Il firmatario chiede quindi che il Parlamento europeo si attivi affinché lo Stato italiano rispetti la normativa europea in materia di orario di lavoro.