Sulla precarietà lavorativa degli insegnanti di educazione fisica nella scuola elementare italiana 

La firmataria, insegnante di educazione fisica nella scuola elementare dal 2011, denuncia la situazione di precarietà lavorativa in cui si troverebbe la categoria degli insegnanti di educazione fisica nelle scuole elementari in Italia. La firmataria contesta i dispositivi contrattuali applicati a tale categoria di insegnanti, che eluderebbero i contratti di lavoro subordinato ed escluderebbero la possibilità di recuperare le ore perse e il relativo compenso, in caso di assenza per malattia o di altri gravi motivi familiari. Inoltre, secondo la firmataria, alla scadenza dei suddetti contratti non verrebbero erogati né gli ammortizzatori sociali, né altre forme di sostegno al reddito. In particolare, la firmataria si riferisce ai contratti nazionali e regionali di "prestazione sportiva dilettantistica", che prevedono un irrisorio importo lordo di 15 euro per ora, i quali sarebbero erogati non mensilmente, bensì molti mesi dopo la prestazione lavorativa. La firmataria chiede pertanto l'intervento del Parlamento europeo, affinché vengano adottate disposizioni contrattuali idonee a garantire la tutela giuridica, professionale e previdenziale di tale categoria di insegnanti e affinché l'insegnamento dell'educazione fisica nella scuola elementare italiana venga affidato ai laureati in Scienze dello sport.