Regione: Lombardia
Diritti civili

No all'attuazione del "regionalismo differenziato" in Lombardia

La petizione va a
Consiglio regionale della Lombardia
1.347 Supporto

Raccolta voti terminata

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Raccolta voti terminata

  1. Iniziato 2021
  2. Raccolta voti terminata
  3. Presentata
  4. Dialogo con il destinatario
  5. Decisione

06/06/2022, 15:10

EPPUR SI MUOVE! IL FENOMENO CARSICO DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA REGIONALE È RIPRESO!
2. COSA SUCCEDE IN LOMBARDIA?
Diversamente dai Presidenti delle Regioni Veneto ed Emilia-Romagna, che hanno ripetutamente preso posizione per un’attuazione rapida delle richieste avanzate in materia di autonomia differenziata e negoziato con la Ministra M. Gelmini, il Presidente della Lombardia Attilio Fontana ha adottato un profilo basso, di poche dichiarazioni, non per questo meno nette: infatti Fontana è contrario per principio a una legge quadro, che vede come interferenza al rapporto diretto tra Regione e Governo (19 novembre 2021).
Poiché l’art. 2. c. 6 del disegno di legge Gelmini garantisce alle Regioni che abbiano già avanzato richieste la salvaguardia delle loro richieste, la Lombardia può rivendicare l’attuazione dei contenuti dell’Accordo preliminare del 2018, salvo ulteriori richieste oggetto di trattativa con il Governo e sino ad ora coperte da segreto.
In particolare, in Lombardia il connubio tra normativa sanitaria vigente, recentemente riformata con la l.r. 22/2021, e l’attuazione delle richieste di autonomia differenziata, produrrebbe un‘ulteriore e definitiva sconnessione dai principi del SSN e dalle sue normative di riferimento.
DOBBIAMO OPPORCI AL DDL GELMINI E ALL’ATTUAZIONE DEL REGIONALISMO DIFFERENZIATO per i rischi indicati dall’economista Gianfranco Viesti (@profgviesti, 3 giugno 2022):
- marginalizzazione del Parlamento,
- differenziazione dei diritti di cittadinanza,
- frammentazione delle politiche pubbliche
e per opporci al tentativo di auto-assoluzione delle classi dirigenti della Lombardia rispetto alla gestione della pandemia, per contrastare la non comprensione dei differenti bisogni della popolazione e dei territori che emerge nella prospettiva dell’autonomia differenziata, per reagire all’irresponsabilità della classe politica del Nord-est che continua a riproporre un primato che affonda in privilegi consolidati (testimoniati dal riferimento alla spesa storica di cui all’art. 4 del ddl), perché così come prospettata l’autonomia differenziata è in contrasto radicale con la possibilità di ricostruire prioritariamente beni pubblici e servizi pubblici universali, accessibili nell’intero territorio nazionale, acuendo il divario Nord-Sud e le differenze entro le stesse aree macro-regionali, di cui non si affrontano le fragilità e gli squilibri emergenti. Facciamo appello a tutti coloro che pensano che occorra trarre lezioni dalla pandemia e ora dalla prospettiva della guerra in Europa, per ripensare una politica a misura umana e non predatoria, che sia capace di parlare e includere tutto il Paese nel rispetto integrale della Costituzione.
Proprio nell’impostazione errata del ddl Gelmini ritroviamo le ragioni della Petizione popolare al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, che vi invitiamo a sottoscrivere e diffondere, insieme a tutte le iniziative in atto nel Paese dirette a informare e comprendere gli obiettivi e le conseguenze effettive dell’autonomia differenziata regionale.


Contribuisci a rafforzare la partecipazione civica. Vogliamo che le tue istanze siano ascoltate e allo stesso tempo rimanere indipendenti.

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