Sulla presunta crudeltà del trattamento cui sono sottoposti i cani a Cipro 

La firmataria denuncia la presunta crudeltà del trattamento cui sono sottoposti i cani da caccia a Cipro, che secondo le stime sarebbero 125 000, la maggior parte dei quali è tenuta in gabbie ubicate nei cortili di casa, nei pressi delle abitazioni, ancora più lontano nei campi e nella zona montuosa e il cui latrato è costantemente udibile, alle volte anche per cinque ore di fila. La firmataria dichiara che le autorità preposte alla protezione degli animali non intervengono a meno che ai cani non siano negati acqua e alimenti.