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Borgerrettigheter

Richiesta alla Turchia di rientrare nella Convenzione di Istanbul

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La Convenzione di Istanbul, aperta alla firma dall’11 maggio del 2011, è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per prevenire e combattere la violenza sulle donne

Il protocollo, redatto in Turchia, impone ai governi di riconoscere la violenza di genere contro le donne come una violazione dei diritti umani e di adottare legislazioni che perseguano la violenza domestica, gli abusi, lo stupro coniugale e le mutilazioni genitali femminili.

La Convenzione ha permesso che in molti Paesi tra cui Croazia, Danimarca, Spagna, Cipro e Francia passassero nuove riforme per tutelare le vittime di violenze di genere.

 

A quasi dieci anni dalla prima firma, però, la Turchia ha deciso di revocare la propria partecipazione alla Convenzione, nonostante nel Paese la violenza di genere registri ancora oggi numeri altissimi.

Nel 2020, in Turchia ci sono state 300 vittime di femminicidio e 171 sospetti femminicidi. 

E la situazione sta peggiorando: nei primi tre mesi del 2021, 185 donne hanno subito violenza, 30 sono state stuprate e 91 uccise, più di una al giorno, in costante aumento rispetto ai dati degli stessi mesi del 2020Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità almeno il 38% delle donne turche è vittima di violenza compiuta dal proprio partner, rispetto a una media europea del 25%.

L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite, le Nazioni UniteUN Women, e il Consiglio d'Europa, tra gli altri, hanno espresso preoccupazione per questa decisione. 

La Convenzione di Istanbul rappresenta uno strumento molto importante nella lotta alla violenza di genere, non solo per i vincoli che stabilisce per i Paesi che la ratificano, ma anche sul piano simbolico e politico.

Per questo, chiedo all’Ambasciata Turca in Italia di sensibilizzare e operare affinché la Turchia rientri nella Convenzione di Istanbul, per proteggere i diritti delle donne e delle persone Lgbt+.

***

Per sostenere l'appello, martedì 11 maggio la community di Will organizza un sit-in nei dintorni dell'Ambasciata Turca in Italia. Dalle ore 17 daremo vita a un momento di protesta pacifica, nelle adiacenze della fermata di Castro Pretorio della metro B, a Roma. Qui il link per segnalare la propria partecipazione.

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La Convenzione di Istanbul rappresenta uno strumento molto importante nella lotta alla violenza di genere, non solo per i vincoli che stabilisce per i Paesi che la ratificano, ma anche sul piano simbolico e politico.

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