Տարածաշրջան: Իտալիա

Restituire transitoriamente il diritto di cittadinanza a chi la richiede in suolo italiano.

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Restituire temporaneamente il diritto alla cittadinanza (come è stato fatto fino alla settimana scorsa) a chi la richiede in suolo italiano e in forma personale, nei comuni italiani che desiderano accoglierli.

Non tutti i richiedenti la cittadinanza italiana sono uguali e non contribuiscono allo stesso modo: alcuni investono e generano sviluppo nei borghi che gli italiani nativi stanno abbandonando.

Non sprechiamo questa opportunità. Firma per sostenere una moratoria umana, giuridica e sociale che salvi persone, territori e l’identità italiana stessa.

È vero che alcuni la vedono soltanto come un passaporto per l’Europa e nemmeno vengono in Italia.
Altri, invece, partono con le loro famiglie, investono, imparano la lingua e scelgono l’Italia come nuova casa. Sono proprio questi italodiscendenti che, stabilendosi nei piccoli borghi, portano nuova vita, eco
nomia e cultura a territori dimenticati.

Nelle ultime ore, più di 500 persone mi hanno contattato disperate: famiglie che hanno già venduto tutto, acquistato i biglietti o sono già in Italia. Con la norma del 28/03/2025, queste persone vengono abbandonate, senza diritti né supporto. Stiamo creando nuovi “rifugiati”: non per la guerra, ma per burocrazia.

Nel frattempo, i piccoli comuni – spesso a rischio spopolamento – stanno perdendo un’opportunità storica. I discendenti di italiani rappresentano una risorsa economica e sociale concreta. Dove arrivano, affittano case, ristrutturano, aprono attività, partecipano alla vita civica. Come gli italiani, alcuni se ne vanno, ma molti restano.

Nessun programma statale ha mai avuto un impatto simile, e con tanto ritorno economico per i comuni. Sono persone giovani, che di solito non fanno uso del sistema sanitario o dell’assistenza sociale.

Lavorano, spendono e investono. E, non avendo l’auto, acquistano tutto nel borgo: non vanno nei grandi supermercati. Quanto vale questo per l’interno del Paese? Questi borghi stanno morendo. E con loro, un pezzo d’Italia.

La proposta è semplice e transitoria: durante questi 60 giorni di incertezza normativa, non fermiamo le richieste di cittadinanza presentate in Italia nei comuni che desiderano accogliere italodiscendenti. Al contrario, regolamentiamo questo flusso come strumento di sviluppo per l’Italia interna.

Proposte concrete per questi 60 giorni:

  • Riconoscere la cittadinanza a chi stabilisce residenza reale nei comuni a rischio spopolamento.
  • Sostenere le famiglie già in viaggio, con biglietti acquistati o in fase di trasferimento.
  • Creare un elenco ufficiale di comuni aderenti, selezionati dal PNRR, che volontariamente gestiscano queste pratiche con trasparenza, legalità e beneficio economico locale. Non è difficile farlo: possiamo aiutare.

Questo non è un appello ideologico, è una proposta concreta. Si può applicare già da lunedì, lasciando continuare le richieste come erano, nei comuni delle aree interne.
I numeri parlano: centinaia di famiglie pronte a trasferirsi. I borghi italiani che oggi rischiano di sparire, potrebbero rinascere.

Non sprechiamo questa opportunità. Firma per sostenere una moratoria umana, giuridica e sociale che salvi persone, territori e l’identità italiana stessa.

PETIZIONE COMPLETA IN ITALIANO; SPAGNOLO E PORTOGHESE: https://docs.google.com/document/d/1YhJe2SvN-ZEI0nxPixXRg-vNAlYzRzfzyin-y5qr428/edit?usp=sharing

Պատճառ

Sono Luis Eduardo Maenza, italodiscendente, residente in Sicilia. Negli ultimi ore, più di 500 persone mi hanno contattato disperate: famiglie che avevano già venduto tutto per trasferirsi in Italia, acquistato biglietti, o si trovano già nel Paese. Con l’entrata in vigore della norma del 28/03/2025, tutte queste persone vengono improvvisamente escluse, senza tutela né alternativa.

Il mio timore personale è che questa norma, se non corretta, crei non solo un’ingiustizia per chi ha già dimostrato una voglia concreta con l’Italia, ma anche un grave danno sociale, economico e demografico per i piccoli comuni italiani. I richiedenti che arrivano realmente in Italia sono diversi da quelli che fanno la procedura solo all’estero: vivono, investono, imparano la lingua e fanno rivivere i borghi dimenticati.

Sono testimone diretto del caso di Alimena (PA), dove oltre 200 italodiscendenti si sono stabiliti negli ultimi anni, alcuna vanp via, altri rimengono e recuperando case abbandonate, riattivando l’economia locale e creando nuove reti sociali. COME NESSUNA POLITICA PUBLICA LO HA MAI FATTO. Questo è solo un esempio concreto tra tanti.

Secondo i dati del PNRR, circa 1.000 comuni italiani sono a rischio spopolamento, e l’arrivo regolato di italodiscendenti rappresenta una delle pochissime soluzioni che hanno prodotto effetti reali, senza costi per lo Stato. Fermare tutto improvvisamente crea nuovi “rifugiati da burocrazia” e toglie a questi comuni una chance storica.

Chiedo il vostro sostegno per proporre una moratoria transitoria, che permetta almeno nei prossimi 60 giorni di continuare ad accogliere chi è già in viaggio, nei comuni che lo desiderano.

Fonti principali:

  • Normativa CM del (28/03/2025)
  • Dati PNRR e Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI)
  • Esperienza diretta nel comune di Alimena, Sicilia
  • Sondaggi personali con oltre 500 casi reali documentati

Aiutami a dare voce a queste famiglie e a salvare i piccoli comuni italiani. Firma e condividi.

Շնորհակալություն աջակցության համար, Italoargentinos en Sicilia, Alimena
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Խնդրագիրը սկսվել է: 29.03.2025
Հավաքածուն ավարտվում է: 28.09.2025
Տարածաշրջան: Իտալիա
կատեգորիա: Արտաքին քաղաքականություն

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