Region: Lombardy
Civil rights

Fermiamo l'autonomia differenziata in Lombardia! Insieme possiamo, diversi e unite/i

Petition is addressed to
Consiglio regionale della Lombardia

1,110 signatures

1,500 for collection target

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  1. Launched 02/05/2025
  2. Time remaining > 3 months
  3. Submission
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News

05/03/2025, 09:44

Abbiamo ulteriormente razionalizzato i testi e optando per l'inserimento di un link alla petizione nella sua versione integrale, in quanto comunque eccede i 5000 caratteri ammissibili.


nuovo testo della petizione:

Invitiamo le/i cittadine/i a sottoscrivere unaLa Petizione popolare,popolare è indirizzata al Presidente del Consiglio regionale,regionale che(di seguito vedi il link al suo testo integrale) e chiede ai nostri Rappresentanti di impegnarsi all’adozione di un Atto di indirizzo diretto a interrompere il percorso volto aper ottenere ulteriori competenze legislative e amministrative in autonomia differenziata.

Si tratta delle richieste di 20 su 23 materie e di competenze legislative e amministrative che la Lombardia ha avviato nel 2018 e che dal luglio del 2024 ha confermato, nonostante i fatti nuovi emersi:la situazione del Paese e della Lombardia è profondamente mutata rispetto al 2018, sia a livello sociale ed economico, sia istituzionale, in particolare riguardo al ruolo svolto dalle Autonomie territoriali e al rapporto tra i livelli del governo locale e centrale dopo la pandemia da Covid-19;nell'estate del 2024 sono state raccolte oltre un milione290mila firme per l'abrogazione della cosiddetta legge Calderoli (l. 86/2024), pur non essendo stato ammesso il referendum per la sua abrogazione totale;nel dicembre 2024 la Corte costituzionale ha accolto in parte i ricorsi di 5 Regioni riguardo la procedura attuativa dell'autonomia differenziata inserita nella citata legge n. 86/2024, evidenziandone alcune norme incostituzionali e l'esigenza di una sua profonda modifica;la Consulta nella sentenza n. 192 del 3 dicembre 2024 ha inoltre "interpretato in modo costituzionalmente orientato altre previsioni della legge" per l'attuazione dell'autonomia differenziata attraverso la messa in discussione del modello appropriazione di risorse pubbliche e poteri incarnato nelle richieste delle Regioni del Nord dal 2018 a oggi.Regione Lombardia invece - dal luglio 2024 ha inteso avviareavviando trattative con il Ministero degli Affari regionali per acquisire "subito" otto materie sulle venti già richieste: sanità e ambiente, per le quali sarebbero state richiesteindicate le funzioni che non attengono a diritti sociali e civili e che non implicano la predefinizionepre-definizione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni), oltre a sei materie cosiddette "non LEP", ossia: commercio con l’estero, previdenza complementare, professioni, protezione civile, rapporti internazionali e con l'UE, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Matributario.  Ma perché una Petizione?

  • per chiedere un'informazione adeguata sui contenuti e lo stato delle richieste regionali: non si tratta di una trattativa privata!;regionali;
  • la legge Calderoli (n. 86/2024) necessita di una profonda revisione e integrazione a seguito della pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta n. 192/2024 del 3 dicembre 2024, rendendorendendosi possibilenecessario l'abbandono del modello e delle culture deldi regionalismo competitivo che hannoha caratterizzato la riforma del Titolo V. della Costituzione dal 2001 a oggi;
  • sono stati messi in discussione i presupposti dell'Accordo preliminare all'Intesa (2018), sottoscritto tra la Lombardia e il Governo Gentiloni, oltre alle Deliberazioni regionali successive, alla luce delle indicazioni d'incostituzionalità di alcune norme della legge n. 86/2024 e di quelle interpretative dell'art. 116 comma 3) Cost. (autonomia differenziata): per tali motivi, si devono interrompere le trattative Governo-Regioni e va fermato l’iter delle richieste regionali;non c'è alcuna urgenza: tra le materie cosiddette "non LEP" che la Lombardia reclama subito vi sono materie e funzioni che attengono sicuramente a diritti sociali e civili essenziali (p. es. la previdenza integrativa) e per le quali la fretta sembra aver più a che fare con ipotesi di privatizzazione dei servizi;regionali.

APuoi cosaleggere serveil unatesto Petizione?integrale occorredella laPetizione ricezionequi: effettiva link da parte del Parlamento delle indicazioni della Corte costituzionale;vanno ricostruiti i rapporti e il coordinamento tra i livelli di governo centrale e locale (Regioni, Comuni, Città Metropolitane);serve un forte investimento sulle risorse umane e organizzative del settore pubblico che metta in condizioni le Regioni di capacità amministrativa equivalente in tutto il Paese, a fronte di territori e bisogni diversi;urge bloccare l’attuazione del processo di autonomia differenziata così come oggi definito da ciò che resta della legge n. 86/2024, in quanto esso potrebbe apportare ulteriori divari e disuguaglianze fra le Regioni e anche al loro interno, non riuscendo a garantire in prospettiva coesione e unità nazionale, come indicato all’art. 5 della Costituzione. Infatti, materie essenziali - quali salute, istruzione, ambiente e lavoro - rischiano infatti di essere sottratte alla potestà legislativa statale con prevalenza della sola legislazione regionale.Chiediamo a Regione Lombardia - sull’esempio dell’Emilia-Romagna, 19 febbraio 2025 - di interrompere le trattative con il Governo e adottare un provvedimento con cui si impegni a non sottoscrivere Intese per le richieste già avanzate e a rinunciare a ogni nuova richiesta di autonomia differenziata ex art. 116 comma 3 Costituzione e dell'art. 4 comma 2 della legge n. 86/2024.inserire



Neue Begründung:

La Petizione vuole sensibilizzare la cittadinanza e i nostri Rappresentanti nelle Assemblee elettive all'esigenza di fermare le richieste d'autonomia differenziata di Regione Lombardia a seguito della sentenza della Corte Costituzione n. 192 del 3 dicembre 2024, abbandonando il modello di regionalismo competitivo che l'autonomia differenziata ha sinora interpretato come secessione, chiusura e istituzione di nuovi confini in nome di una superiorità, storica, economica del modello sociale del Nord sul resto del Paese.

Oggi la Lombardia non è più quella del ritratto incarnato dall'immagine della "locomotiva d'Italia", al cui recupero non basteranno le richieste sinora avanzate di maggiori poteri e risorse, peraltro prive di motivazioni, evidenza di differenze regionali significative o specificità culturali, territoriali e linguistiche.In questo contesto, pensiamo sia tempo di superare l'idea che un nuova stagione di sviluppo e coesione regionale scaturiscano dall'autonomia differenziata così come oggi si configura, ovvero da una riforma istituzionale antistorica, che tende a disarticolare la forma dello Stato e i rapporti tra Centro e periferie, cristallizzando vecchie e nuove disuguaglianze e squilibri.Anche nella crisi attuale, pur segnata dall'impatto dello scenario di guerra, dalle conseguenze dei dazi USA e dalle catene del valore interrotte nel cuore dell'Europa, la Lombardia si presenta come una regione ricca di capitale sociale, relazioni e progettualità. Ma perPer rispondere alle diverse esigenze dei territori e alle fragilità sociali e strutturali presenti anche in Lombardia, occorrono politiche pubbliche innovative e un'idea di governo locale rinnovata.

Politiche e governance, anziché sulla nostalgia e il risentimento, vorremmo si fondassero su un'idea di politica e di amministrazione pubblica di servizio, rifondate e cooperative, capaci di interpretare e facilitare la convivenza tra diversi/e, persone e territori, comunità e organizzazioni in cui, come affermato dalla Consulta: "[...] la distribuzione delle funzioni legislative e amministrative tra i diversi livelli territoriali di governo, in attuazione dell’art. 116, terzo comma, non debba corrispondere all’esigenza di un riparto di potere tra i diversi segmenti del sistema politico, ma debba avvenire in funzione del bene comune della società e della tutela dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione." (Corte Costituzionale, 3 dicembre 2024)2024).

A Regione Lombardia - sull’esempio dell’Emilia-Romagna, 19 febbraio 2025 - chiediamo di interrompere le trattative con il Governo e adottare un provvedimento con cui si impegni a non sottoscrivere Intese e a rinunciare a ogni nuova richiesta di autonomia differenziata ex art. 116 comma 3 Cost.!

Come cittadini/e vogliamo contribuire all’esigenza di rigenerare il regionalismo e il ruolo delle autonomie territoriali anche nella nostra Regione, nel senso indicato dalla già richiamata sentenza della Consulta n. 192/2024.


firme al momento della modifica 18


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