Regione: Lazio

Chiediamo al Consiglio della Regione Lazio di impegnarsi a non chiedere l'autonomia differenziata

La petizione va a
Consiglio regionale del Lazio

4.587 Firme

Raccolta voti terminata

4.587 Firme

Raccolta voti terminata

  1. Iniziato aprile 2025
  2. Raccolta voti terminata
  3. Presentata
  4. Dialogo con il destinatario
  5. Decisione

Novità


22/12/2025, 17:16

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--> continuazione resoconto assemblea 15 dicembre
- consegna su carta della petizione con le firme in originale e il documento dell'assemblea nazionale al Presidente del Consiglio regionale Aurigemma, nella sede del Consiglio alla Pisana, da parte di una delegazione dei Comitati e del Tavolo NO AD del Lazio
- incontro immediatamente successivo della stessa delegazione con i consiglieri che si sarebbero mostrati sensibili, per concordare le strategie da tenere in aula.

A seguito delle decisioni prese in assemblea è stato diramato un comunicato stampa di Tavolo e Comitati del Lazio, riportato in allegato.

Nel periodo precedente e nei giorni successivi all'assemblea si sono stabiliti contatti con alcuni consiglieri, Claudio Marotta di Verdi e Sinistra, Alessandra Zeppieri di Polo progressista, Valerio Novelli del movimento Cinquestelle, Emanuela Droghei ed altri esponenti di rilievo del PD, che hanno tutti collaborato a organizzare la consegna della petizione e del documento al Presidente.

Nella prima mattina del 19 sono state spedite le PEC, alle 15.30 c'è stata la consegna al Presidente Aurigemma, insieme ai consiglieri già citati, a cui si è aggiunta Michela Califano del PD. Si sono poi avvicinati, scusandosi per non aver partecipato per necessità di presenza in aula, sia Marietta Tidei di Italia Viva, sia Adriano Zuccalà del Movimento Cinquestelle. La nostra delegazione era composta da 12 persone del Tavolo NO AD del Lazio, comprendente rappresentanti dei Comitati NO AD unitamente a sindacati, associazioni della società civile, ANPI, forze politiche di opposizione.

Il Presidente Aurigemma ha apprezzato lo sforzo di partecipazione della società civile, sempre utile qualsiasi siano le opinioni nel merito dei provvedimenti, con l’impegno di esaminare i tempi possibili di un dibattito il prossimo anno.
A tal fine diversi Consiglieri hanno annunciato di aver già richiesto una sessione del Consiglio straordinaria entro Gennaio 2026 per discutere di Autonomia Differenziata e nel merito della Petizione. Hanno esplicitato la loro volontà di costruire quindi d’intesa con il Comitato NO AD un’iniziativa politica a supporto di tale dibattito e per rilanciare l’attenzione pubblica su questi temi.

Contemporaneamente nelle altre regioni si sono svolte come previsto manifestazioni e consegne delle rispettive petizioni, come illustrato nel Comunicato stampa del Tavolo e dei Comitati a livello nazionale e riportato in allegato

Fanio Giannetto e Roberto Lopriore
per:
Comitati e Tavolo NO AD del Lazio


22/12/2025, 17:12

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Carissim*,

come sapete lunedì ci siamo riuniti in assemblea per preparare le azioni previste dall'assemblea nazionale del 9:
- presidio alla regione Lazio, in contemporanea ad altre 9 regioni
- consegna alla regione Lazio del documento approvato dall'assemblea nazionale e richiesta di un incontro al Presidente
- consegna al consiglio regionale delle firme raccolte per la petizione, in contemporanea ad altre 4 regioni.

Tutto questo per rispondere alla gravissima evoluzione dell'azione di governo verso la realizzazione dell'autonomia differenziata. Quello che i pochi media che ne hanno parlato a livello nazionale hanno fatto credere come una mossa affrettata della Lega per salvare il salvabile dell'AD a scopo elettorale per il Veneto, risulta nella realtà uno dei tasselli concreti verso il conseguimento del loro obiettivo. Le mosse e le forzature attuate dal ministro Calderoli dopo la sentenza 192/2024 della Corte Costituzionale sono state molteplici:
- la mancata revisione della sua legge 86/2024, dichiarata dalla sentenza incostituzionale per nove diversi aspetti (ma purtroppo non interamente incostituzionale, ciò che ha permesso le successive violazioni)
- la stesura di un disegno delega al governo sui LEP (livelli essenziali di prestazione), che di per sé stesso rappresenta una violazione della sentenza, che prevedeva che i LEP fossero materia di esame del Parlamento e non del governo
- la conduzione in gran segreto con quattro regioni di trattative su materie su cui secondo la legge 86/2024 non servirebbe stabilire LEP (mentre la Corte ha stabilito che anche in esse le funzioni che riguardano diritti sociali ne sono soggette) e sulla Sanità perché esisterebbero già i LEA (livelli essenziali di assistenza, che sappiamo bene quanto siano poco soddisfatti in molte regioni)
- la firma di preintese, una settimana prima delle elezioni regionali, con le stesse quattro regioni (Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria) a seguito delle trattative, con imposizione di un termine al 31 dicembre per la loro redazione finale, su Protezione Civile, Professioni, Previdenza complementare e integrativa, Coordinamento della finanza pubblica in materia sanitaria. Per esse è totalmente violato il principio espresso nella sentenza della Corte secondo cui l'autonomia differenziata può essere chiesta per singole funzioni, solo a fronte di una particolare specificità della regione che le chiede e solo dimostrando che la regione possa essere in grado di poterle espletare autonomamente in maniera più efficace di quanto potrebbe fare lo Stato: i testi delle preintese sono praticamente identici fra le quattro regioni, escludendo quindi ogni specificità, e nessuno studio è stato prodotto a provare alcun potenziale vantaggio
- l'inclusione di sei articoli nella legge di bilancio in fase di approvazione in questi giorni per la definizione di alcuni LEP, quelli relativi alle prestazioni nel settore sanitario, all'assistenza nel settore sociale, all’assistenza e all’autonomia e alla comunicazione personale per gli alunni e gli studenti con disabilità, senza alcun dibattito parlamentare ed escludendo così la possibilità che possano essere soggetti a referendum.

Una strategia di attacco formidabile da parte del governo su più fronti, tutta basata sulla modalità di realizzare al più presto fatti compiuti in barba alla Costituzione, cercando di avanzare a passi, per non dare la sensazione di sfondare, come peraltro stanno procedendo sugli altri fronti, allo scopo di aumentare a dismisura il potere dell'esecutivo ("sicurezza", magistratura, organi di controllo, media, premierato).

Tale strategia di attacco richiederebbe una risposta fortissima da parte dei cittadini, che dovrebbero essere capaci di ribattere colpo su colpo. L'assemblea del Tavolo e dei Comitati NO AD del 15 dicembre purtroppo non ha testimoniato la concretezza di tale risposta: dalle grandi organizzazioni che ci hanno sostenuto negli ultimi anni, alcune ci sostengono sin dal 2019, non è arrivata la disponibilità e la promessa di mettere in campo un numero consistente di manifestanti per l'ipotizzato presidio davanti alla regione, pochi i presenti dei comitati del Lazio, pochi addirittura del comitato romano. L'assemblea è così stata portata a prendere una decisione sofferta, di voler evitare un flop davanti alla sede della Regione, nonostante la disponibilità offerta da alcuni Consiglieri regionali e membri di partito e nonostante il proposito di comitati e tavoli di diverse altre regioni di manifestare davanti alle rispettive sedi.
La decisione è stata quindi quella di optare per:
- consegna formale del documento definito dall'assemblea nazionale ("Fermiamoli ancora!", in allegato, che chiede che le regioni ricorrano contro le leggi che violano la Costituzione e la sentenza della Corte Costituzionale) e richiesta di incontro al Presidente Rocca tramite messaggio PEC, inviato per conoscenza anche al Presidente del Consiglio regionale
--> segue in successivo messaggio


14/12/2025, 17:05

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Carissim*,

Ad oggi, sono queste le Regioni che si stanno organizzando per i presidi: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Sicilia (invieremo a breve aggiornamenti).
In tutte queste venerdì 19 verrà consegnato ai rispettivi presidenti di regione il documento in allegato. In 5 di queste, compreso il Lazio, verranno anche consegnate ai presidenti dei consigli regionali le firme raccolte per la petizione.

ASSEMBLEA DI DOMANI PER IL LAZIO
L'assemblea avrà i seguenti obiettivi:
- focalizzare tutti i motivi per il presidio
- raccogliere eventuali suggerimenti sul comunicato stampa di lancio del presidio (ve lo inviamo con una successiva comunicazione, si può allegare un solo file per volta)
- raccogliere suggerimenti e supporto per la buona riuscita del presidio.

Per essere ammessi occorre presentarsi alla riunione su Zoom inserendo i propri nome e cognome:
LUNEDI' 15 DICEMBRE ORE 18 su Zoom
us02web.zoom.us/j/85075020294?pwd=yqbdaasMINQZh7bvTAAs3ou4p8UGPU.1
ID riunione: 850 7502 0294
Codice d’accesso: 536073

Con successivo messaggio comunicheremo le decisioni prese

Per informazioni potete sempre scrivere a refnoadroma@gmail.com o contattare Fanio Giannetto via WhatsApp al 3356662461


11/12/2025, 17:08

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Carissim*,

vi riportiamo le conclusioni dell'assemblea nazionale del Tavolo e dei Comitati NO AD e il link per chi vuole partecipare lunedì 15 alla riunione per la definizione del presidio e delle modalità per la consegna della petizione e del documento alla Regione Lazio, prevista per venerdì 19 nelle prime ore del pomeriggio (presumibilmente fra le 15-15.30 e le 17). Invieremo un'altra comunicazione con le decisioni prese. Intanto METTETE IN AGENDA la partecipazione al presidio il 19!

CONCLUSIONI ASSEMBLEA
Nella partecipata riunione del 9 dicembre (fino a 120 in collegamento) abbiamo concordato di organizzare - il 19 dicembre - presidi presso le sedi delle regioni per protestare contro l’illegittima accelerazione del governo sull’autonomia differenziata e chiedere alle regioni che esprimano da subito la loro contrarietà e si impegnino a ricorrere alla Corte Costituzionale, se venissero approvati i LEP (livelli essenziali di prestazione) - tanto nella legge di Bilancio quanto nel disegno di legge delega A.S. 1623 - per scongiurare gli effetti discriminatori che essi provocherebbero.

Consegneremo ai Presidenti delle Regioni l’articolato documento che è stato presentato il 9 dicembre, con l’aggiunta di alcune delle osservazioni richieste in assemblea, e riassunto in una premessa che trovate in allegato (Lettera aperta collegata al documento diretto alle Regioni sull’iter dell’autonomia differenziata).

Nelle 5 regioni in cui sono state raccolte le firme, verranno contestualmente consegnate le corrispondenti petizioni con le firme.

Qui il link alla registrazione su YT www.youtube.com/watch?v=FWTexwSw79Q dell'Assemblea del 9 dicembre

LINK PER LA RIUNIONE PER IL LAZIO
Per essere ammessi occorre presentarsi alla riunione su Zoom inserendo i propri nome e cognome:
LUNEDI' 15 DICEMBRE ORE 18 su Zoom
us02web.zoom.us/j/85075020294?pwd=yqbdaasMINQZh7bvTAAs3ou4p8UGPU.1
ID riunione: 850 7502 0294
Codice d’accesso: 536073

Con successivo messaggio comunicheremo le decisioni prese il 15


04/12/2025, 12:06

Carissim*,

il ministro per gli affari regionali e le autonomie, con la spinta della Lega che esercita la sua forza di ricatto nei confronti degli alleati di governo in particolare nei periodi elettorali, ha conseguito in questi ultimi mesi dei risultati purtroppo non trascurabili:
- ha firmato preintese di AD con quattro regioni su quattro materie (sanità, protezione civile, ordinamento delle professioni, previdenza complementare e integrativa), nonostante siano su molti aspetti in spregio della sentenza 192/2024 della Corte Costituzionale
- ha incardinato in commissione al Senato la legge delega al governo sui Lep (livelli essenziali di prestazione), a sua volta in palese violazione della stessa sentenza della Corte Costituzionale, e non modificato come prescritto dalla stessa Corte la legge quadro sull'autonomia differenziata (86/2024)
- ha inserito come collegati alla legge di bilancio sia la legge delega che le future intese (per evitare che vengano soggette a referendum)
- ha inserito nello stesso testo della legge di bilancio negli articoli dal 123 al 128 le definizioni dei lep su alcune materie (sanità, prestazioni sociali, diritto allo studio, autonomia scolastica), senza alcuna discussione in merito e con lo scopo di pervenire presto alle intese sulle corrispondenti materie.

La misura è colma! Non va permesso che passo dopo passo vengano smantellati gli articoli fondamentali della Costituzione repubblicana!

Il 9 dicembre si terrà una Assemblea Nazionale del Tavolo e dei Comitati NO AD, che con i rappresentanti delle diverse forze che condividono la lotta contro l’autonomia differenziata e i comitati territoriali NO AD, e prenderà le decisioni per le prossime iniziative.

Si proporrà di depositare la petizione da voi firmata contro l’autonomia differenziata nel Lazio (al momento 4323), unitamente a quelle raccolte in Lombardia, Piemonte e Campania, presso le sedi delle rispettive regioni negli stessi giorni (si ipotizza al momento il 17 o il 18 dicembre). Si proporrà anche di presentare le firme con il sostegno di presidi dei cittadini.
Si proporrà anche di presentare nel corso dei presidi, che potranno essere estesi ad ulteriori regioni, un documento che chieda alle regioni di ricorrere contro le violazioni della citata sentenza della Corte Costituzionale (che a sua volta rispondeva ai ricorsi di cinque regioni ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione contro la Legge Calderoli 86/2024).
Si valuterà anche se organizzare una manifestazione nazionale.

L’assemblea potrà essere seguita da tutt* tramite il canale YouTube nazionale dei comitati NO AD, www.youtube.com/@NoadogniAD/streams, nel quale comparirà alcuni minuti dopo l’inizio dell’assemblea, la trasmissione in streaming. Si potrà intervenire inviando messaggi dalla stessa piattaforma.

Riceverete comunque successivamente un prossimo messaggio che dettaglierà le decisioni prese dall’assemblea e inviterà alle azioni previste.

Nel mondo e in Italia assistiamo in questi ultimi anni a un arretramento della civiltà, dell’umanità, dei valori democratici, del diritto internazionale, che reclama un impegno da parte di tutti noi a non lasciare scoperto nessun fronte, quindi anche a impedire che vengano realizzati singoli progetti come l’autonomia regionale differenziata, che potranno aggravare fortemente le disuguaglianze nel nostro paese e ridurre i diritti costituzionali dei cittadini in base al certificato di residenza.

Vi chiediamo quindi, per chi potrà, un impegno che riesca ad andare oltre la firma, partecipando e rafforzando i presidi che organizzeremo e/o collaborando ad altre iniziative con presenza e idee.

Chi desidera maggiori informazioni può scrivere a refnoadroma@gmail.com

Vi ricordiamo che è ancora possibile firmare online per le petizioni in corso nelle rispettive regioni, potrà essere utile diffondere i link ad amici e conoscenti nei territori.

Per il Lazio il link è openpetition.eu/!crfdf

Per la Lombardia openpetition.eu/!mktsd

Per il Piemonte openpetition.eu/!vngtv

Per la Campania non è più possibile

In Friuli V. G., regione a statuto speciale, si lotta contro la scuola differenziata, con la petizione: openpetition.eu/!jmlxg

Fanio Giannetto e Roberto Lopriore,
per il "Comitato romano per il ritiro di ogni autonomia differenziata,
per l'unità della Repubblica e per la rimozione di tutte le disuguaglianze"



25/10/2025, 03:45

Si è modificata la data proposta automaticamente dal sistema per la fine della raccolta firme a quella annunciata fin dall'inizio


nuovo fine firma: 30.11.2025
firme al momento della modifica 3960


16/10/2025, 16:26

Si è modificata la data proposta automaticamente dal sistema per la fine della raccolta firme a quella annunciata fin dall'inizio


nuovo fine firma: 31.10.2025
firme al momento della modifica 3896


16/08/2025, 16:48

Carissim* firmatar*,

in questo mese di agosto come Comitato romano NO AD stiamo continuando a raccogliere firme per la petizione essenzialmente nei cinema all'aperto di Roma e abbiamo superato le 3.000 firme.

Come sapete il Consiglio dei Ministri ha approvato i disegno di legge delega di Calderoli per i Lep, che già dimostra le capacità di slalom di cui si vanta Calderoli, teso a evitare ogni paletto posto dalla Costituzione e dalla sentenza della Corte di novembre scorso. Si aspetta che avvii il suo iter in parlamento dopo la pausa estiva. Come sapete una legge delega fa sì che sia il governo delegato a riempirla di contenuti e non il Parlamento.

Calderoli nel raduno di luglio a Pontida ha dichiarato che a settembre verranno firmate le prime intese su quattro materie con la Lombardia e conta entro il mese di arrivare alla firma sulle stesse materie con Veneto, Piemonte e Liguria. Si tratta di Salute, Protezione Civile, previdenza integrativa, Professioni.

Come vedete il governo va avanti. Da parte nostra manteniamo il lavoro di vigilanza e denuncia, pronti a mobilitarci a ogni passo concreto del governo e contiamo di presentare le petizioni a ottobre almeno in quattro regioni: Lazio, Lombardia, Piemonte, Campania e Friuli V. G.

Più oi cittadini saranno consapevoli di quello che sta succedendo alle loro spalle, più si mobiliteranno. Aiutateci a diffondere la petizione nel Lazio a parenti e conoscenti!

Se avete conoscenti nel Lazio e nelle altre regioni in cui si è già avviata la raccolta firme, diffondete i link per far conoscere le rispettive petizioni e per farle firmare:

LAZIO
openpetition.eu/!crfdf

LOMBARDIA
openpetition.eu/!mktsd

CAMPANIA
openpetition.eu/!yjttv

PIEMONTE
openpetition.eu/!vngtv

FRIULI V.G.
openpetition.eu/!jmlxg

Per ogni richiesta di informazione o per ricevere informazioni più frequenti, scrivete a

refnoadroma@gmail.com

Un caro saluto
Fanio Giannetto,
per i Comitati NO AD del Lazio


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