Икономика

Lettera alla Preside

Вносителят на петицията не е публичен
Петицията е адресирана до
Preside Maria Martino
19 Поддържащ

Вносителят на петицията не е подал/доставил петицията.

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  1. Започна 2020
  2. Колекцията приключи
  3. Изпратено
  4. Диалогов прозорец
  5. Провалени

Gentile Preside, Le scriviamo dopo aver letto le Sue comunicazioni n. 97 del 6 aprile u.s. e 100 del 22 aprile u.s. relative alla retta scolastica dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020 e dopo aver ricevuto la fattura relativa all’ultimo trimestre dell’anno scolastico 2019/2020, per rappresentarLe, in un’ottica quanto più costruttiva e di dialogo possibile, il nostro pensiero al riguardo. Dalle predette comunicazioni si evince che la posizione assunta dalla scuola di richiedere, almeno per il momento, l’intero importo della retta dei mesi da marzo a giugno 2020 è motivata su basi esclusivamente unilaterali, che attengono alla gestione finanziaria della stessa. A tal proposito comunichiamo di non condividere la richiesta di pagamento integrale della retta e le motivazioni ad essa sottese. Ricordiamo, infatti, che tra la Scuola ed i genitori è stato concluso un contratto a prestazioni corrispettive: a fronte di un determinato sevizio che la Scuola si è impegnata a fornire, vi è l’impegno dei genitori a corrispondere un determinato corrispettivo, ritenuto dalle parti equo e proporzionato al servizio. A causa degli eventi emergenziali sopravvenuti e conseguenti provvedimenti di gestione della crisi, ovviamente non imputabili alla Scuola, quest’ultima, già da quasi due mesi, non può più fornire il servizio promesso: è un dato di fatto. I locali sono inaccessibili; i bambini non sono più affidati alla custodia della Scuola; i bambini sono in contatto con gli insegnanti al massimo per una sessione di videoconferenza al giorno di 40 minuti; le spiegazioni dei compiti e del programma sono per lo più demandate ai genitori, la cui assistenza ai figli nella preparazione scolastica è divenuta indispensabile. In questi casi si verifica una c.d. un’ipotesi di impossibilità parziale sopravvenuta, disciplinata dal codice civile italiano all’art. 1464 c.c., il quale recita: “Quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l'altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all'adempimento parziale”. Molto semplicemente, la norma prevede che nel caso una parte del contratto non possa più adempiere per intero alla propria prestazione, l’altra ha diritto ad una proporzionale riduzione della propria controprestazione. Non è dunque sul prevalere delle esigenze finanziare dell’una o dell’altra parte che trova ragione la riduzione della retta scolastica, ma sulla base di un “diritto” riconosciuto dal nostro ordinamento: riduzione che peraltro risulta, correttamente, essere stata riconosciuta dalla gran parte degli istituti scolastici privati. La questione, peraltro, comprenderà che è per noi rilevante anche con riferimento al prossimo anno scolastico, per il quale vengono ad oggi paventate particolari condizioni per il rientro a scuola a settembre, senza escludere la possibile prosecuzione dell’insegnamento a distanza.
La Sua proposta di rimandare a settembre il riconoscimento di una riduzione della retta per l’anno scolastico in corso, in base agli esiti, non può pertanto trovarci d’accordo. In tale contesto, in cui il corrispettivo per le mensilità di aprile, maggio e giugno 2020 risulta ancora oggetto di corretta determinazione, il ritardato ovvero parziale pagamento della terza rata trimestrale non potrà essere ritenuto inadempimento e generare il maturare di alcuna penale. Ciò detto, siccome è nostra intenzione, come detto in incipit, mantenere la discussione su un piano dialettico, evitando contenziosi, e siccome ci piace pensare di aver costruito negli anni una comunità che nel momento della difficoltà si aiuta, non si nega, ci rendiamo disponibili a discutere con Lei la questione, al fine di giungere insieme ad una soluzione di reciproca soddisfazione, che tenga anche conto della comune volontà di garantire la prosecuzione dell’attività scolastica anche nel futuro prossimo.
Fiduciosi, inviamo i nostri cordiali saluti

Причина

A l’attention du Proviseur,

Nous vous écrivons après avoir lu votre communication n. 97 du 6 avril relative au frais de scolarité des mois de mars, avril, mai et juin 2020. Nous voudrions vous communiquer dans un optique constructive et de dialogue notre pensée à ce sujet. A partir des communications reçues jusqu’à aujourd’hui ils est claire que la positions de l’école est de demander ,du moins pour le moment le payement des frai de scolarité en entier pour les mois de mars à juin 2020 . Cette position est motivé sur des bases exclusivement unilatérales qui sont lié à la gestion financière de l’établissement. A ce propos nous ne partageons pas votre demande de payement integrale des frais de scolarité et les explications fournies ne nous semble pas exhaustive. Nous vous rappelons qu’entre l’école et les parents un contrat de mutuelle prestation a été conclu qui prévoit que l’école fournisse un service et que les parents d’élèves payent un montant préalablement établi. Ce montant doit être équitable et proportionné au service . A cause de l’émergence survenue et des conséquents processus de gestion de la crise qui bien sûr ne sont pas imputable à l’école cependant cette dernière ne peut plus fournir les services convenus cela est un fait.Les locaux sont inaccessibles ; les enfants ne sont plus confiés à la responsabilité de l’établissement, les enfants ne sont plus a contact des enseignants ils bénéficient au maximum d’une vidéo conférence de 40 min par jour. Les leçons et les devoirs sont responsabilité des parents qui se trouve à suivre complètement la scolarité de leurs enfants. Dans ce type de cas ce vérifie une hypothèse d’impossibilité partielle survenue, disciplinée par le code civil italien a l’article 1464 c.c, lequel dit : « quand la prestation d’une partie semble devenue partiellement impossible, l’autre partie ha le droit à une réduction correspondante réduction de la prestation du et peut interrompre le contrat si il ne trouve pas d’intérêt dans la prestation partielle ». Très simplement, la norme prévoit que dans le cas ou une partie ne peut plus intégralement fournir la prestation du l’autre partie à le droit à une réduction proportionnelle. Ce n’est donc à propos de l’importance des exigences financières de l’une ou de l’autre partie que se base notre demande de réduction des frais de scolarité, mais sur la base d’un droit reconnu par notre ordonnance. Réduction qui par ailleurs a été reconnu par de nombreux établissements privés.

Vous comprendrez que là question est pour nous d’extrême importance par rapport aussi à la prochaine année scolaire, pour la quelle a aujourd’hui ne sont pas clair les conditions de rentré ou le maintien de l’école à distance .

Votre propositions de reporter au moi de septembre une réduction des frais de scolarité pour l’année en cours par rapport a ce qui viendra ne nous trouve pas d’accord. Dans ce contexte , les mensualités d’avril,mai et juin 2020 reste encore objet d’une correcte détermination, le retard ou le payement partielle de la troisième parcelle trimestrielle ne pourras pas être considérée comme un manque ni généré une pénalité. Cela étant dit notre intention étant celle d’un dialogue constructif évitant des contentieux, Nous aimons penser avoir construit pendant ces années une communauté qui au moment des difficultés sait s’entraider.

Nous sommes disponibles à discuter avec vous la question à fin de trouver ensemble une solution de réciproque satisfaction, qui tienne en compte de notre volonté commune de garantir la continuité des activités scolaires.

Très cordialement

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