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Petition is addressed to: Consiglio regionale della Campania
Petizione popolare ai sensi dell’art. 16 dello Statuto regionale della CAMPANIA (Legge regionale n. 6 del 2009)
Clicca qui per leggere il testo completo della PETIZIONE: https://drive.google.com/drive/home
Il Coordinamento Campano contro l'Autonomia differenziata, attivo fin dal 2018 contro il trasferimento, alle regioni, di poteri amministrativi, legislativi e gestionali statali, con conseguente frantumazione dell'unità della Repubblica e definitiva cristallizzazione delle forti disuguaglianze tra territori ricchi e regioni storicamente svantaggiate (si è giustamente parlato di "secessione dei ricchi"), con la presente Petizione chiede al Consiglio Regionale della Campania di impegnarsi - con apposito Atto di indirizzo - ad interrompere ogni percorso diretto ad ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia legislativa e a non chiedere, in futuro, alcuna devoluzione di funzioni o poteri amministrativi e legislativi ai sensi dell'articolo 116 comma 3 Cost.
La Regione Campania ha formulato, nel Luglio 2019, un Accordo preliminare di intesa con il governo per l'attribuzione di ben 7 materie relative a diritti fondamentali e tutelati dalla Costituzione, a fronte delle 23 chieste dal Veneto e dalla Lombardia e delle 16 chieste dall'Emilia Romagna.
La presenza, in questo documento, di incisi come "compatibilmente con il carattere nazionale della scuola pubblica", oppure "fatto salvo il carattere nazionale dell’organizzazione sanitaria pubblica e la funzione dello Stato di vigilanza sulla qualità e omogeneità dei servizi al cittadino" dimostrano che i richiedenti avevano ben chiara la natura eversiva e l'incostituzionalità dell'Autonomia differenziata, e che cercavano, in modo maldestro, di dissimularla.
La lotta condotta dai Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, sorti in tutto il paese, e le proiezioni allarmanti di illustri costituzionalisti, negli anni, hanno fatto crescere la consapevolezza e l'informazione, e hanno dimostrato che l'Autonomia differenziata:
- condiziona inaccettabilmente l'esercizio di diritti imprescrittibili al reddito e alla regione di residenza dei cittadini e delle cittadine
- pretende di sostituire al modello cooperativo-solidale ed egualitaristico quello competitivo-egoistico e sperequatorio, sulla base di un'antistorica rivendicazione di "superiorità" gestionale (e perfino morale) da parte di alcune regioni del Nord
- determina la privatizzazione dei residui servizi pubblici, con costi crescenti e conseguente marginalizzazione degli appartenenti alle fasce di reddito più basse, quale che sia la regione di residenza
- distrugge l'unità culturale e fisica del paese, creando delle "micropatrie" autocratiche in competizione feroce tra loro per l'accaparramento delle risorse e condanna il Sud Italia a diventare una "colonia estrattiva" del Nord, nonché allo spopolamento progressivo
- rende impossibile l'attuazione di politiche nazionali e uniformi in ambiti in cui è doveroso applicare leggi e tutele uguali per tutti/e
Il 5 Luglio 2024 è stato presentato, da un nutrito cartello di forze politiche, associative e sindacali, un quesito referendario totalmente abrogativo della Legge attuativa dell'Autonomia differenziata, cioè la Legge 86 del 26 Giugno 2024, voluta dal ministro Calderoli. Sono state raccolte, a supporto di tale quesito, ben 1.300.000 firme.
Nonostante la forte mobilitazione popolare, la Corte Costituzionale, purtroppo, con la sentenza 10/2025, ha dichiarato "inammissibile" il referendum abrogativo, ritenendo che il popolo (sovrano) non sarebbe stato in grado di comprendere un quesito definito “oscuro”, ma ha dichiarato incostituzionali, con la sentenza 192/2024, ben 14 punti della "Legge Calderoli" (detta anche "Spacca-Italia"), a séguito di ricorsi presentati da alcune regioni, tra cui la Campania, che ha inoltrato il proprio ricorso il 28 Agosto del 2024, perché fosse riconosciuta l'illegittimità costituzionale della L. 86/2024.
CHIEDIAMO DI FIRMARE QUESTA PETIZIONE perché VOGLIAMO SCONGIURARE DEL TUTTO IL RISCHIO CHE L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA VENGA RIPROPOSTA, A BREVE, IN ARTICOLATI DI LEGGE CHE APPARENTEMENTE ACCOLGONO I RILIEVI MOSSI DALLA CORTE COSTITUZIONALE, MA CHE DI FATTO LASCIANO INALTERATA LA FINALITÀ DISGREGATIVA E LA SOSTANZA ANTIMERIDIONALISTA E SEPARATISTA DELLA "REGIONALIZZAZIONE".
L’Emilia-Romagna, con grande chiarezza e coraggio, ha revocato il consenso all’accordo preliminare d’intesa già raggiunto col Governo, con una risoluzione emanata lo scorso 19 Febbraio.
Se tutte le regioni faranno altrettanto, sarà definitivamente rigettata l'idea di uscire dalla crisi togliendo ai poveri per dare ai ricchi e disegnando scenari da futura guerra civile.
GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO!
Reason
E' importante firmare perché:
Sta per essere presentata una nuova legge-delega sui LEP (livelli essenziali di prestazione) che aggira o ignora i rilievi della Consulta (sentenza 192/2024), esautora il Parlamento e non stanzia fondi per garantire i servizi essenziali alle regioni ordinarie, ammesso che esistano diritti che possano essere qualificati come "essenziali" e ammesso che li si possa individuare in modo inequivocabile e fisso in ogni ambito e settore
Bisogna far valere il principio che NON ESISTE UN'AUTONOMIA DIFFERENZIATA "BUONA" e compatibile con la Costituzione. Lo dimostra anche la risoluzione dell'Emilia Romagna, che rigetta intese apparentemente meno divisive di quelle del Veneto e della Lombardia, ma atte a produrre, in realtà, gli stessi devastanti effetti di soppressione dei diritti e polarizzazione delle economie e della cittadinanza.
La Regione Campania, nonostante il ricorso inoltrato contro la Legge Calderoli 86/2024, aspira ad ottenere un'autonomia non dissimile dalla differenziata, che viene definita, per accreditarla, "sburocratizzazione", e che consiste in un affrancamento totale dai controlli, in determinati ambiti d'azione, unitamente a un forte accentramento dei poteri. DOBBIAMO FAR CAPIRE AI NOSTRI INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI CHE SIAMO CERTI CHE L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA NON È UNO STRUMENTO PER FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE POPOLARE ALLA VITA DEMOCRATICA E ALLE DECISIONI RIGUARDANTI IL TERRITORIO, MA SOLO UNO STRUMENTO PER FAVORIRE IL CLIENTELISMO E LE LOBBIES DI AFFARISTI.
Petition details
Petition started:
05/13/2025
Collection ends:
11/12/2025
Region:
Campania
Topic:
Civil rights
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Blocco temporaneo annullato
on 21 May 2025Cari sostenitori ,
La petizione è stata rivista in conformità con le nostre Condizioni d'uso. La sospensione temporanea è stata revocata e la petizione può ora essere ulteriormente firmata.
Ti ringraziamo per il tuo impegno!
il team openPetition
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Contro l'autonomia differenziata