Vogliamo finalmente poter esercitare i nostri diritti di codeterminazione politica!

請願書の宛先
il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

179 署名

コレクション終了

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  1. 開始 9月 2025
  2. コレクション終了
  3. 提出済み
  4. 受信者との対話
  5. 決断

ニュース

2025/10/06 9:00

Un grande e sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno firmato la petizione e hanno contribuito a raggiungere quota 1.000!

Solo una settimana fa temevamo di dover decidere se fosse controproducente consegnare 500 firme al Consiglio provinciale. Con oltre 1.000 firme, ora non c'è più alcun dubbio.
La consegna al presidente del Consiglio provinciale Arnold Schuler è prevista per domani, martedì, alle ore 14:15.
Il nostro messaggio che gli affideremo:
- Da 24 anni ai cittadini altoatesini viene negato l'esercizio del diritto di codeterminazione politica garantito dalla Costituzione. Solo un esempio è la limitazione della cerchia delle persone autorizzate all'autenticazione delle firme di sostegno a richieste referendarie. Per 15 anni gli insegnanti e il personale sanitario, in quanto funzionari pubblici, sono stati incaricati a svolgere questa funzione senza problemi, ma nel 2021 il presidente della Provincia ha revocato loro questa competenza. In questo modo non è stato più possibile ricorrere nemmeno allo strumento più debole, ovvero la proposta di legge di iniziativa popolare. Allo stesso tempo, in Italia peo è stata introdotta la raccolta firme online! Per questo motivo hanno dovuto intervenire otto partiti che hanno presentato in Consiglio provinciale i disegni di legge da noi elaborati.
- In una lettera aperta, 34 organizzazioni e 1.054 cittadini chiedono con una petizione che, con l'approvazione dei due disegni di legge ora all'esame del Consiglio provinciale, vengano creati i requisiti minimi necessari per rendere applicabili gli strumenti referendari previsti dallo Statuto di autonomia.
- Chiediamo che la votazione avvenga nella forma come previsto dalla Costituzione e in conformità con il diritto dei consiglieri del Consiglio provinciale, come formulato sul sito web del Consiglio regionale:
“Anche per i componenti e le componenti del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano vale la regola, tipica della democrazia rappresentativa, desumibile dall'articolo 67 della Costituzione e tecnicamente definita "divieto di mandato imperativo": in base a esso, il consigliere/la consigliera provinciale, in quanto rappresentante dell'intera popolazione della provincia di Bolzano e non solo dei propri elettori/delle proprie elettrici o comunque di gruppi di interesse o di pressione variamente configurabili, non può ricevere né dagli uni né dagli altri indicazioni circa il modo in cui deve svolgere il suo mandato, ma è libero/a e indipendente, anche se comprensibilmente sarà portato/a a farsi carico, in particolare, delle esigenze e dei bisogni del suo elettorato.”.
- Se anche questa volta la maggioranza di governo dovesse impedire l'applicabilità degli strumenti di democrazia diretta respingendo i due disegni di legge, dovrà aspettarsi che i cittadini dell'Alto Adige non esiteranno a rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per far valere i propri diritti. Ne sono un esempio i cittadini italiani Michele De Lucia e Mario Staderini, che nel 2022, con l'introduzione della raccolta firme online, hanno ottenuto dalla Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite l'applicabilità del diritto di referendum previsto dalla Costituzione.
- Inoltre, tra tre anni ci saranno nuovamente le elezioni provinciali!

La discussione dei disegni di legge inizierà mercoledì 8 ottobre. Chi ha tempo e voglia può seguirla dalla tribuna del pubblico. Vi comunicheremo l'orario esatto.
Ancora una volta, grazie di cuore a tutti e cordiali saluti.
s.i. del Direttivo dell'Iniziativa
Stephan Lausch


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