2025-10-28 10:11
In questi otto mesi di vita del “Comitato per la difesa e la fruizione della Scogliera d’Armisi di Catania”, è progressivamente cresciuta in noi la fiducia dell’esito positivo della battaglia intrapresa: giungere ad una profonda modificazione della proposta di PRG del Porto di Catania - avanzata dall’Autorità portuale e consentita dal Comune – che avrebbe comportato uno sversamento in mare e su una splendida scogliera lavica di origine preistorica più di ottocentomila metri cubi di cemento (tra banchine e nuovo molo) ai quali si sarebbero aggiunti i notevoli volumi da realizzare sulle banchine.
La fiducia è stata alimentata dalla partecipazione attiva di oltre 3000 cittadine e cittadini, che non si sono limitati a sottoscrivere la petizione, ma hanno manifestato in ogni modo di volerci essere, di volerne sapere di più per fare di più e meglio per salvare un bene ambientale, naturalistico, storico e paesaggistico che appartiene a ciascuna/o e a tutti. Il miracolo che solo la democrazia partecipata può realizzare: trasformare un grave pericolo in una grande opportunità.
In tante e tanti, nel corso della stagione balneare, ci hanno avvicinato per mettere a disposizione della nostra comune “bella causa” tempo e competenze. Un cittadino, ad esempio, ha effettuato uno splendido documentario sottomarino che attesta la varietà e la rarità delle specie vegetali, animali, geologiche presenti (altro che materassi e rifiuti). Ed un professionista della cinematografia ha realizzato (anche lui gratuitamente) un documentario che unisce testimonianze del passato e del presente, della natura e dell’umanità che popolano la Scogliera d’Armisi. Materiali preziosi, un inedito capitale sociale che sarà a disposizione dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni.
Alle istituzioni vogliamo dire con semplicità e chiarezza: è tempo, di mettere mano ad una autentica rielaborazione del PRG del Porto di Cataniache - come dice testualmente il recente decreto del Ministero dell’Ambiente e dell’Assessorato regionale dei BB.CC. e IS - “deve tenere conto delle raccomandazioni, dei suggerimenti, delle condizioni e delle osservazioni espresse dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA-VAS” (art. 2), nonché di quelli espressi dall’Assessorato dei Beni Culturali e IS (art.3).
Poiché tali osservazioni, raccomandazioni, condizioni e suggerimenti non sono di poco conto, nessuno pensi di trasformare questo delicato e importante passaggio per il presente e il futuro di Catania in un mero adempimento burocratico,“riservato” agli addetti ai lavori. Si apra un grande dibattito pubblico, dentro e fuori le sedi istituzionalie solo al termine di esso si assumano decisioni che auspichiamo positive e condivise. Chiediamo al Comune di assumere il ruolo di garante di una procedura che sia davvero trasparente e partecipata. Noi continueremo a fare la nostra parte.
Comitato per la difesa e la fruizione della scogliera d'Armisi di Catania