15.02.2025, 11:29
Non ci sono ragioni per inserire i mega impianti di Fer industriali in Tuscia e in Maremma.
Il paradosso delle energie rinnovabili è che per salvare l’ambiente, distruggono l’ambiente
Siamo a pochi giorni dalla votazione della legge regionale sulle Aree Idonee in Toscana. Il consiglio regionale sta per esprimersi su una legge che di fatto rischia di devastare interi territori, in particolare la Maremma. Il sud della Toscana, così come la Val di Cornia e il Mugello sono state prese di mira dalle multinazionali energetiche. Presentati centinaia di progetti di impianti eolici, fotovoltaici e agrivoltaici industriali, oltre alla spinta per l’incremento del Geotermico sull’Amiata. In questi giorni in molti stanno dichiarando a gran voce la contrarietà alla minaccia degli impianti FER industriali, tra i quali gran parte dei sindaci della provincia di Grosseto, a partire da Anton Francesco Vivarelli Colonna. E poi associazioni di settore, come CONFAGRICOLTURA. Persino alcuni parlamentari hanno denunciato la questione.
Nella confinante regione Lazio da parte della politica sembra delinearsi un maggiore atteggiamento di difesa del territorio. Giovedì 30 gennaio si è tenuto un importante convegno a Ischia di Castro: “Eolico Industriale e Speculazione nella Tuscia”. In questo contesto politica regionale e provinciale, sindaci, comitati e cittadini hanno dichiarato congiuntamente e a gran voce la saturazione della Tuscia (la quale detiene il 78% di impianti FER del Lazio). In Toscana invece si continua a seguire la strada dei 4.2 GW da raggiungere a tutti i costi entro il 2030, senza se e senza ma. E’ nata la Coalizione interregionale TESS (Transizione Energetica senza Speculazione), che riunisce più di 80 tra comitati e associazione del Centro Italia, e in generale dal basso sembra esserci sempre più consapevolezza sui rischi determinati dall’inserimento di impianti FER industriali in territori a vocazione agricola e turistica.
leggi l'articolo completo qui
www.nctufo.it/la-maremma-dice-no-agli-impianti-eolici-industriali/
Mappa elaborata dall’associazione Amici della Terra
Pubblicato il 10 febbraio 2025 in Città invisibili da Luca Federici