Reģions: Itālija
Civiltiesības

Attuare - dopo 15 anni - tutta la Convenzione ONU in Italia sui diritti delle persone con disabilità

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Il 3 marzo 2024 è stata inviata una petizione al Presidente del Senato italiano per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. L'Italia ha ratificato la Convenzione ONU 15 anni fa, insieme al Protocollo opzionale che testimonia la volontà politico-legale di attuare tutta la Convenzione ONU, che è però rimasta largamente inattuata. La petizione mira a colmare questa lacuna. Anche l'UE ha ratificato la Convenzione e la sua strategia per i diritti delle persone con disabilità si basa su di essa, a differenza di quella del Governo italiano, che appare inaffidabile nell’ispirarsi solo ai principi della Convenzione ONU, piuttosto che adempiere ai suoi specifici obblighi. La petizione chiede il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità in Italia e l'attuazione piena della Convenzione. Senza alcuna pretesa di esaustività, noi evidenziamo due suoi Articoli che riteniamo essere prioritari: il 28 “Adeguati livelli di vita e protezione sociale” e l’Articolo 8 “Aumento della consapevolezza”. 

Il primo firmatario della petizione popolare di sensibilizzazione alle Camere, Marco Farinelli, ha anche in essere una Petizione “aperta” al Parlamento europeo sempre sull’urgente attuazione della Convenzione ONU in Italia sui diritti delle persone disabili, precisamente sull’Articolo 28, e si aspetta risposta della Commissione europea, che se non è scontata, sarà commentata e diffusa anche qui [Per vedere il Video dell’intervento di Marco Farinelli del 23 gennaio 2024 in videoconferenza con Bruxelles, intervento (giocoforza) in inglese, in difesa della sua Petizione n. 0681/2022: https://multimedia.europarl.europa.eu/it/webstreaming/peti-committee-meeting_20240123-1430-COMMITTEE-PETI   Minuto 17:40].

Pamatojums

È fondamentale migliorare l'attuazione degli Articoli 28 e 8 della Convenzione ONU. L'attuazione urgente e prioritaria dell'Articolo 28 della Convenzione, che richiede "Adeguati livelli di vita e protezione sociale", è necessaria per salvaguardare i diritti fondamentali di oltre 7,5 milioni di cittadini italiani con disabilità, e l’Articolo 8, altrettanto importante e prioritario, è per un “Accrescimento della consapevolezza”. È essenziale che il Paese si impegni finalmente, dopo 15 anni, a investire in politiche inclusive e a stanziare maggiori risorse per migliorare le condizioni di vita e la protezione sociale delle persone con disabilità.

L'Articolo 28 ci permette di analizzare l'inadeguatezza del tenore di vita e della protezione sociale delle persone con disabilità in Italia. Nonostante il riconoscimento teorico dei loro diritti a un tenore di vita adeguato e alla protezione sociale, le persone con disabilità in Italia devono affrontare tassi di povertà più elevati, opportunità di lavoro limitate e accesso limitato ai servizi essenziali. Le attuali misure del Governo, come l'Assegno di Inclusione, non sono sufficienti a garantire una qualità di vita soddisfacente alle persone disabili e alle loro famiglie. Inoltre, la protezione sociale fornita dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) è limitata. L'Articolo 28 sottolinea la necessità per l'Italia di investire in politiche inclusive e di stanziare maggiori risorse per migliorare le condizioni di vita e la protezione sociale dei 7,5 milioni di persone disabili in Italia.

Migliorare l'attuazione dell'Articolo 8 della Convenzione ONU, sull'accrescimento della consapevolezza, è fondamentale. In Italia c'è, di fatto, una mancanza di consapevolezza e di attenzione da parte dei media nei confronti della disabilità. I media dovrebbero promuovere ritratti positivi delle persone disabili e investire nell'educazione e la sensibilizzazione andrebbe fatta in varie forme di media, quali internet, newsletter, social media e social network. Ci sono state poche campagne di sensibilizzazione e le persone con gravi disabilità sono largamente assenti dai media tradizionali. È importante che il governo legiferi in linea con i principi e gli obblighi generali della Convenzione e che la società valorizzi la diversità e le capacità delle persone disabili.

L'UE dovrebbe sostenere i Paesi nello sviluppo di politiche di assistenza e di lotta alla discriminazione. La piena attuazione della Convenzione è urgente e necessaria e gli articoli specifici, come l'Articolo 28 e l'Articolo 8, dovrebbero essere considerati prioritari.

 

[1] Ratification Status for Convention on the Rights of Persons with Disabilities and of the Optional protocol to the Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD): https://tbinternet.ohchr.org/_layouts/15/TreatyBodyExternal/Treaty.aspx?Treaty=CRPD [Fonte: United Nations Human Rights Treaty Bodies: UN Treaty Body Database].

[2] Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabilihttps://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/disabilita-e-non-autosufficienza/focus-on/Convenzione-ONU/Documents/Convenzione%20ONU.pdf

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