Sulle microplastiche nei biosolidi usati nei fertilizzanti agricoli e nei fanghi di depurazione 

Il firmatario è preoccupato per il crescente inquinamento da materie plastiche e, in particolare, per gli effetti della circolazione delle micro e nanoparticelle di plastica nella natura. Egli fa riferimento agli studi di due istituti di ricerca tedeschi che dimostrano che l'inquinamento da microplastica nel suolo (attraverso l'infiltrazione di sedimenti e di acqua sotterranea) potrebbe avere impatti devastanti sugli ecosistemi terrestri, comparativamente peggiori rispetto agli effetti già studiati delle microplastiche sugli ecosistemi marini. Il firmatario rimanda ad altre fonti e agli effetti delle microplastiche sul suolo, come le particelle provenienti dai rifiuti domestici che entrano nei corsi d'acqua attraverso, ad esempio, il lavaggio dei tessuti sintetici. Il firmatario è particolarmente preoccupato per la contaminazione da microplastica delle acque che entrano negli impianti di depurazione e per il rischio intrinseco di un'ulteriore contaminazione del suolo o dei liquami successivamente utilizzati per fertilizzare. Il firmatario approfondisce le conclusioni scientifiche preliminari relative all'alterazione delle proprietà chimiche e fisiche delle microplastiche una volta introdotte negli ecosistemi terrestri e l'effetto diretto sui microorganismi in forma di alterazione del sistema endocrino. Inoltre, il firmatario fa riferimento alla diffusione documentata delle microplastiche negli ambienti precedentemente incontaminati, come per esempio le riserve naturali alpine disabitate, nonché agli effetti delle micro e nanoplastiche che entrano nella catena alimentare, non soltanto nei prodotti di pesce e carne, ma anche negli oligoementi già presenti nel sale, nello zucchero e nella birra. Il firmatario conclude affermando che la situazione attuale è aggravata dalla mancanza di metodi di rilevazione delle microplastiche standardizzati e di approcci uniformi alla pertinente ricerca scientifica a livello europeo e globale.