Sulla presunta discriminazione relativa al mancato rinnovo del suo impiego e sull'incompatibilità con la legislazione doganale dell'Unione europea 

Il firmatario ha lavorato come funzionario dei servizi doganali polacchi dal 1993, dove era responsabile del controllo doganale. Nel 2017, insieme a molti altri funzionari delle dogane, è stato licenziato tramite mancato rinnovo del contratto di lavoro, senza che gli venisse offerto un altro impiego, dopo la modifica dello status giuridico dei servizi doganali. Tutti i funzionari suindicati sono stati integrati nella struttura dell'Agenzia nazionale delle entrate, che ha assunto la denominazione di Servizi doganali e delle entrate. Il firmatario afferma che non gli è stato offerto alcun impiego per via della sua appartenenza al sindacato "Celnicy PL" e della sua partecipazione attiva alle proteste dei funzionari doganali contro le modifiche delle procedure d'impiego. Il firmatario contesta inoltre il suo licenziamento, che a causa del suo particolare status giuridico lo esclude dalla tutela giurisdizionale, cosa che egli ritiene essere contraria non solo alla legislazione polacca, ma anche alla Carta dei diritti fondamentali dell'UE.