A nome dell'EFRI (European Funds Recovery Initiative), sulla prevenzione, sul perseguimento e sulla restituzione nell'ambito degli attacchi finanziari informatici contro i consumatori nell'Unione europea 

Il firmatario lamenta che, sebbene l'Unione europea si sia prefissa l'obiettivo di mantenere e sviluppare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, tali iniziative non hanno ancora prodotto risultati nell'ambito della prevenzione della criminalità informatica. In particolare la lotta contro la crescente minaccia della criminalità informatica e la necessità di garantire un ambiente finanziario sicuro ai consumatori devono continuare a essere una priorità. Il firmatario sottolinea che i consumatori europei rischiano di perdere i loro risparmi a causa di truffe online concernenti investimenti estremamente ben organizzate o altri tipi di frode, che includono il riciclaggio di denaro sporco e attività terroristiche, ad opera di reti transnazionali di criminalità organizzata. Il firmatario ritiene che tali organizzazioni, imprese e persone operino senza il timore di essere perseguiti penalmente. Le perdite finanziarie dovute alla criminalità informatica e il numero di casi stanno rapidamente aumentando. Il firmatario pertanto chiede al Parlamento di adottare misure preventive e di avviare campagne pubbliche di sensibilizzazione e informazione a livello europeo per richiamare l'attenzione su questo tipo di reato. Chiede inoltre che siano incoraggiati la cooperazione e il coordinamento tra le autorità nazionali dell'Unione europea, motivo per cui esorta l'istituzione di un'autorità indipendente e decentralizzata all'interno dell'Unione europea che sia competente a indagare e perseguire penalmente gli attacchi informatici contro i consumatori europei. Il firmatario ritiene che il diritto penale dovrebbe essere modificato e modernizzato a livello europeo per quanto riguarda la responsabilità penale delle imprese. Il firmatario chiede inoltre la rapida adozione della direttiva sulle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori, che consentirà a quest'ultimi di unire le forze contro tali pratiche illegali e di intentare azioni legali collettive per ottenere il risarcimento dei danni.