Regione: Italia
Cultura

Sosteniamo nuove attività culturali,artistico-scientifiche e opere liriche misconosciute di valore.

Firmatorio non aperto al pubblico
La petizione va a
Ministero dei Beni Culturali
10 Supporto 8 in Italia

Il firmatario non ha presentato/depositato la petizione.

10 Supporto 8 in Italia

Il firmatario non ha presentato/depositato la petizione.

  1. Iniziato 2016
  2. Raccolta voti terminata
  3. Presentata
  4. Dialogo
  5. Mancate

Propongo di provvedere a rovesciare l'attuale situazione per creare un nuovo "Rinascimento", in modo da privilegiare l'arte, la cultura, le scienze e la ricerca con iniziative come le seguenti:

1) Rimuovere tutti quei funzionari, direttori, manager, responsabili ecc. di teatri, università, musei, luoghi di cultura ecc. dalle cariche loro assegnate se le funzioni che debbono assolvere non siano adatte alle loro effettive capacità e verificare che i rispettivi curricula corrispondano al vero e che costoro non siano stati messi in tali posizioni da politici o da altri potenti soprattutto in odore di mafia o massoneria cui siano soggetti e a cui debbano rispondere, per rimpiazzarli con gente che goda di stipendi ed emolumenti contenuti in modo da incoraggiare a coprire tali ruoli prestigiosi in virtù della propria passione e competenza e non del lucro come un tempo.

2) Investire, utilizzando fondi pubblici adeguati, nella ricerca, nella cultura e nell'arte sia per le scuole ed università che per i conservatori, teatri, centri di ricerca ecc. al fine di sostenere artisti, scienziati, ricercatori, inventori che non trovano né spazi né fondi per le loro utili attività, incoraggiando, con politiche fiscali e di altro tipo molto più convenienti, coloro che investano fondi privati per tali scopi.

3) Rendere obbligatorio tanto nei grandi quanto nei medi che nei piccoli teatri la rappresentazione e sponsorizzazione di nuove opere ( liriche ), balletti, drammi, opere sinfoniche ecc., spesso ignorate dai direttori artistici in modo che tutte le opere contemporanee almeno decorose siano rappresentate e, eventualmente, diffuse dal livello locale originario a livello nazionale ed internazionale qualora riscontrino un certo apprezzamento di pubblico e/o della critica così come accadeva nei secoli scorsi quando i teatri prestigiosi facevano a gara per accaparrarsi le ultime opere dei compositori in auge. Rammento che, oggigiorno, soprattutto in Italia, si tende a rappresentare piuttosto delle opere minori del passato ( o comunque straniere ), magari, poco significative oggi come oggi, che delle buone o addirittura eccellenti opere di contemporanei in particolare se si tratta di italiani, anche per la questione dei diritti d'autore cui si può ovviare con maggiori fondi messi a disposizione, mentre altre opere, a volte meno valide, vengono rappresentate grazie al fatto che qualcuno abbia capacità finanziarie notevoli di propria sponte o goda di raccomandazioni, spinte e di conoscenze di qualche potente di turno o che faccia parte di "giri" particolari o che sia allievo di qualche potente maestro o che ricorra a sistemi di corruzione e favori vari per raggiungere i propri scopi, a svantaggio dello spettatore che non è nella possibilità, pur volendolo, di godere di altri spettacoli ed opere significative o di ascoltare o vedere valenti artisti esibirsi.

4) Informare l'opinione pubblica, gli spettatori, gli utenti dei vari servizi culturali e artistici ecc. riguardo a queste problematiche e alla necessità di rappresentare nuove opere, invogliandoli ad assistere a tali spettacoli e stimolandoli con costi e prezzi contenuti, con riutilizzo di materiale, costumi ecc. già utilizzati in precedenza, con adeguate sponsorizzazioni e così via.

5) Aiutare, impiegare e sponsorizzare nuove orchestre, professori e direttori d'orchestra, cantanti lirici, ballerini, scenografi ecc. che, pur valenti, non trovano spazio, soprattutto se costoro studiano e rappresentano nuove opere, oltre a quelle classiche, in linea con quanto su detto, per incentivare la libertà di espressione e di lavoro di tutti, senza negare ad alcuno spazi e possibilità di avere successo o di affermarsi almeno a livello locale, liberando così molta gente dalla cappa della precarietà o della disoccupazione, poiché tali appassionati lascerebbero ad altri gli impieghi di ripiego da loro svolti qualora abbiano altre occupazioni. Ogni teatro avrebbe così diverse orchestre e una molteplicità di artisti, tecnici ecc. da coinvolgere ed utilizzare, rappresentando così varie opere anche in contemporanea.

6) Sostenere scienziati, ricercatori e inventori o scopritori che mettano a disposizione il frutto del loro impegno per contribuire a diffondere politiche, attività, tecnologie ecc. che salvaguardino l'ambiente, con diffusione generalizzata di energia pulita ed infinita, gratuita o con costi ridottissimi, sia nei luoghi pubblici che nelle dimore private, per rendere il popolo italiano libero e indipendente dal giogo schiavizzante dei potenti petrolieri e banchieri che spesso corrompono non solo i vertici della politica ma anche i funzionari ecc. dei vari livelli delle cariche pubbliche, in modo che il danaro fluisca circolarmente in tutte le attività lecite e non percorra "strani" percorsi in attività illecite o in quelle limitate solo a chi faccia parte di certi "giri".

7) Varie ed eventuali proposte che rafforzino questo tipo di politiche sono ben accette.

Motivazioni:

Mi chiamo Roberto Caforio, provengo dalla provincia di Brindisi: mi sono dedicato per anni allo studio del canto lirico e compongo opere liriche con notevole dedizione e applicazione, raggiungendo risultati che avrei ritenuto impensabili grazie alla mia sconfinata passione e, quindi, enorme "talento". Tengo a precisare il significato e l'etimologia della parola "talento": nell'antichità il "talento" era il piatto di una bilancia o una moneta usata in Medio Oriente ( citato anche nella Bibbia ) e, quindi, aveva il significato di "peso" e di "valore". In seguito possiamo riscontrare tale parola negli autori classici come Dante Alighieri nella sua Divina Commedia col significato di "desiderio". Pertanto, il vero significato di "talento" è: "valido desiderio che pesa" in ciascuno di noi ossia "passione ardente per una cosa o attività" ovverosia "amore sviscerato", in quanto ciò che maggiormente desideriamo e per noi ha valore e peso è ciò che amiamo e a cui ci dedichiamo maggiormente, raggiungendo notevoli risultati con la forza dell'amore e della applicazione e dedizione. Nei miei ripetuti tentativi di contattare teatri e direttori artistici, soprattutto in Italia, ho trovato quasi sempre le porte sbarrate o, le poche volte che qualcuno si è degnato di darmi una risposta, mi è stato detto che costoro si occupavano solo della musica del loro "giro" oppure che non disponevano di capitali o risorse necessarie ecc. In sostanza, i grandi teatri si occupano solo di musica o spettacoli già rappresentati altrove ( a meno che qualcuno non abbia legami, raccomandazioni e conoscenze particolari per ovviare a questa "prassi" ), i medi teatri si occupano solo della musica e spettacoli del loro "giro" e i piccoli teatri non hanno fondi e risorse a disposizione per tali spettacoli: un vero cul de sac !!! Non parliamo poi di spettacoli con recitazione in versi come per i miei canti poetici, composti seguendo il linguaggio, la metrica e la tradizione di autori come il Leopardi e una recitazione teatrale simile a quella del compianto Carmelo Bene: bisogna avere grandi fondi da investire per la pubblicità e da dare in anticipo ai teatri con un vero salasso finanziario qualora si trovi qualcuno disposto in tal senso. Nel contattare agenzie liriche, che scompaiono con un processo inverso alla presenza di funghi in periodi di umidità e con personaggi non sempre del tutto affidabili, mi viene sottolineata l'estrema difficoltà nel presentare nuove opere ai teatri che sono molto restii per preconcetti vari, come ho verificato di persona, ma anche per timore di mancati incassi, per mancanza di fondi adeguati o, addirittura, per mala gestione, soprattutto di tipo mafioso-massonica. Inoltre, sto provvedendo alla composizione di un'opera lirica dal titolo NIRVANA, divisa in due parti, in cui vi sono delle arie da SOPRAVOBIANO per un personaggio maschile ossia per una voce da soprano acuto come le mia da utilizzare da parte di un uomo visto che ruoli come la Regina della Notte sono destinate solamente a donne e non a uomini per il "problema" discutibile della presenza scenica ! Dulcis in fundo, mi sono rivolto in alcune occasioni, negli scorsi anni, a molti appassionati melomani che frequentano loggioni anche di teatri importanti con opuscoli o stampati in cui descrivevo il contenuto e il significato articolato in quattro livelli di interpretazione di alcune mie opere liriche ( secondo gli schemi interpretativi di testi così come prospettato a suo tempo dal rosacrociano Dante Alighieri ), in particolare la TURANDOT O LE MILLE E UNA LUNA che è la continuazione ( dalla durata di circa 3 ore ) della quasi omonima opera pucciniana ( non si tratta semplicemente del finale rivisto dell'opera incompiuta del Maestro ma di una vera e propria opera a sé stante che continua la trama pucciniana che a sua volta è tratta, tramite le opere di Gozzi e Schiller, dalla fiaba della fonte originaria de I MILLE E UN GIORNO --- Les mille et un jours --- di François Pétis de la Croix che pubblicò tale raccolta di antiche favole orientali, parallela ma diversa da LE MILLE E UNA NOTTE, opera di vari autori a partire dal X secolo ). Ebbene, la stragrande maggioranza di tali melomani, che costituiscono il fulcro del pubblico che segue le opere e che compra i biglietti, si sono dimostrati interessati, spesso notevolmente interessati a questa opera. Un'altra mia opera lirica compiuta è INFERNO PARTE PRIMA dalla durata di circa 3 ore ( mi riservo di comporre altre 2 parti ) con testi ovviamente di Durante ( detto Dante ) Alighieri. In coerenza con tutto quanto su descritto non si comprende il perché di tanti impedimenti ed accanimenti contro chi, come me, intende far della cultura e dell'arte il vessillo e lo stendardo principe da innalzare quale simbolo del progresso umano e spirituale della nostra Nazione che, meglio di qualunque altra, in passato ha detenuto il primato in tali discipline.

Grazie davvero per il vostro appoggio

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Dichiarazione dell'agente lirico Mario Dradi: L’aspetto gratificante è la scoperta del talento. È deludente quando si è appassionati di musica e ci si deve scontrare con gente che comanda e che dichiara che dell’opera non gliene importa nulla e nessuno dà loro importanza. Le sovrintendenze procuravano prestigio, non danaro. Oggi sovrintendenti e direttori artistici percepiscono stipendi da favola e non lo fanno per passione. Il problema è la politica che mette gente incompetente a capo di teatri con cast squilibrati, cantanti spudoratamente sopravvalutati, grandi professionisti oscurati.

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