Region: Catania
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Environment

Salviamo la Scogliera D'Armisi a Catania

Petition is addressed to
Sindaco di Catania, Consiglio comunale di Catania, Sovrintendenza di Catania

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  1. Launched 27/02/2025
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Petition is addressed to: Sindaco di Catania, Consiglio comunale di Catania, Sovrintendenza di Catania

La scogliera d’Armisi è uno degli specchi di mare di maggiore interesse naturale e paesaggistico della costa catanese. In questo meraviglioso specchio di mare, ancora intatto, baciato dalla presenza di lave millenarie e di grotte di scorrimento di acqua dolce di rarissima bellezza, generazioni di catanesi ed oggi moltissimi turisti godono della possibilità di un mare vicino, praticabile e servito dai mezzi di trasporto, di un mare “in città”. Infatti la Scogliera d’Armisi è l’unica spiaggia disponibile da più di un secolo per quelle migliaia di catanesi che vivono e lavorano nel centro storico e non possono spostarsi a sud o a nord per i bagni estivi: famiglie, giovani lavoratrici e giovani lavoratori, ma anche persone con limitata mobilità o con forme di disabilità, per le quali non è possibile raggiungere spiagge più lontane e costose.
La Scogliera d’Armisi è un bene comune e appartiene ai catanesi.
Su questo gioiello ambientale si sta giocando una vicenda brutta e opaca, tra altre della storia urbanistica di Catania. Infatti il Piano regolatore del Porto, pur non essendovi ad oggi la competenza sull’area e sul suo specchio di mare da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia Orientale, ha previsto la realizzazione di un porto turistico destinato a una decina di mega-yacht di milionari, con un molo di circa 700 metri e un sistema di banchine di circa 90.000 metri quadrati: un vero e proprio mostro di cemento che distruggerebbe un intero ecosistema marino e si configurerebbe come una ulteriore “isola di calore” a tutto svantaggio del clima e del sistema ambientale della città. Per non dire che la Scogliera ha già un porto turistico – il Porto Rossi – che occupa e ostruisce uno spazio di grande bellezza a pochissima distanza, reso inopinatamente inaccessibile alla cittadinanza.
Nel contempo una società privata, che ha proposto dal 2003 un progetto simile, vanterebbe diritti sulla Scogliera d’Armisi e sarebbe sul punto di ottenere delle concessioni su questa parte del demanio pubblico marittimo.

Ci appelliamo al Sindaco, avv. Enrico Trantino, al Consiglio Comunale ed alle autorità che possono oggi interrompere questa triste speculazione e restituire ancor più bella la scogliera cittadina.

Noi siamo mobilitate e mobilitati. Firmiamo questo appello con la fiducia che chi ha gli strumenti legali e legittimi per mettere fine a questo scippo si adoperi subito. Vigileremo e se necessario verremo a portare l’acqua della scogliera fino al consiglio comunale ed alla Prefettura. Perché chi dorme si svegli e agisca, per Catania, le catanesi e i catanesi.
 
 
FIRME dei proponenti
 
Attilio Scuderi
Aloisio Gaia
Aloisio Mimmo Maria
Barbettani Stefania
Barcelli Giuseppe
Cannatella Francesca
Cantone Aurelio
Carrubba Massimo
Carrubba Tommaso
Castorina Paolo
Castrogiovanni Annamaria
Castrogiovanni Natalina
Castrogiovanni Salvatore
Coco Alessio
Cuscunà Giovanna
Delma Iacona Milena
Faro Franco
Fede Tony
Fassari Margherita
Giordano Giovanna
Grasso Luciano
La rosa Grazia,
Massimino Eletta
Milazzo Giusi
Palumbo Gioacchino
Pietrini Emmanuele
Pietrini Luana
Reina Monica
Santonocito Carmelo
Santonocito Corrada
Santonocito Marianna
Scaletta Anna
Testa Francesco
Tomasello Giuliana
Tomasello Santa
Tomasello Sante
Xibilia Gabriella
Salvo Girianni
Adriana Laudani
Agata Buscemi
Agata Nolfo
Antonella Inserra
Ambra Sottile
Antonio Amato
Giovanna Cannata
Fabio Garozzo
Katia Riolo
Franco Avola
Maria Virgillito
Maria Rosa Cosenza
Saro Spina
Simona Laudani
Gabriella Nolfo
Ignazio Avola
Mario Venuti
Maria Turco
Roberta Carchiolo
Anna Faro
Giovanna Brogna Sonnino
Clelia Cavallaro
Serena McKeon
Michela Ursino
Carmela Grasso
Giovanni Romeo
Vincenzo La Mendola
Alfonso Ruiz Felipe
Simona Barberi
Carmela Di Blasi
Concetto Scuto
Aurelio Sapuppo
Salvo Grillo
Simonetta Timpanaro
Valeria Barone
Maria Ferrara
Vittorio Cardaci
Achille Giancarlo Parisi
Rita Mazzarino
Oscar Guarnaccia
Elvira Vitale
Simona Parisi
Giuseppe Maria Leotta
Rita Trovato
Ugo Carta
Maria Ferrara
Vittorio Cardaci
Achille Giancarlo Parisi
Rita Mazzarino
Oscar Guarnaccia
Elvira Vitale
Simona Parisi
Giuseppe Maria Leotta
Rita Trovato
Ugo Carta
Salvatore Cuscunà
Emilio Migneco
 Luciano Grasso
Donatella Salmeri
Antonino Scuderi
Cinzia Ruggieri
Angelo Scibilia

Reason

La Scogliera d’Armisi è un bene comune e appartiene ai catanesi.
Su questo gioiello ambientale si sta giocando una vicenda brutta e opaca. Il tempo stringe. Nelle prossime settimane si capirà se il percorso di privatizzazione e cementificazione può essere interrotto. C'è bisogno dell'aiuto di tutte le persone di buona volontà.

Thank you for your support, Attilio Scuderi , Catania
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Petition details

Petition started: 02/27/2025
Petition ends: 11/26/2025
Region: Catania
Topic: Environment

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News

  • Cara sostenitrice, caro sostenitore della petizione in difesa della fruizione della Scogliera d'Armisi di Catania,

    Ti invitiamo a partecipare all'incontro di lunedì 7 aprile, alle ore 17,30, presso il salone della CGIL di Catania, di cui puoi vedere la locandina in allegato. L'incontro è organizzato dall'associazione Volerelaluna, parteciperà anche il Comitato, e sono invitate le autorità cittadine. E' un momento in cui sarà possibile esprimere tutte le critiche, motivate e profonde, a un progetto che rischia di infliggere un ennesimo colpo letale al rapporto tra città e mare.

    Vi segnaliamo inoltre un articolo d'interesse recentemente pubblicato su Livesicilia

    https://livesicilia.it/porto-catania-impatti-dubbi-territorio/?refresh_ce

    Invitando alla lettura ne citiamo un brano, che riporta e commenta lo studio compiuto dal dr. Sebastiano Patti, docente a contratto di Economia ambientale dell'Università di Catania:

    "Ai gravi problemi di inquinamento delle acque derivanti da questo progetto, si accompagnano, secondo le osservazioni di Patti, delle valutazioni sull’impatto economico del turismo da diporto. Secondo il documento i vantaggi attesi dal nuovo porto, soprattutto crescita di occupazione e indotto, sarebbero a rischio di essere annullati dalle sue conseguenze negative. Patti elenca queste conseguenze negative: la forte stagionalità del mercato del lavoro; la scarsa qualificazione della manodopera utilizzata; la vulnerabilità e l’instabilità dei redditi; lo sviluppo di infrastrutture orientato più alle esigenze degli operatori del turismo e di società esterne all’area d’insediamento che a quelle della popolazione locale."

    Ma se questo è chiaro, documentato e documentabile, ci chiediamo: perché procedere in un progetto che avrebbe un impatto così grave sulla città e dei vantaggi così limitati da ogni punto di vista?

    A voi la risposta...

    Per questo vi invitiamo a continuare a diffondere la petizione, che resta e resterà aperta nei prossimi mesi, per seguire le iniziative popolari a difesa della Scogliera e del nostro mare e per continuare a coinvolgere le cittadine e i cittadini catanesi a difesa della città.

    Comitato per la difesa e la fruizione della Scogliera d'Armisi di Catania
  • Comitato per la difesa e la fruizione della Scogliera d’Armisi di Catania - 23 marzo 2025

    Il 21 marzo 2025 il Consiglio comunale di Catania ha scritto una delle pagine più brutte e avvilenti della sua storia.
    Parte della maggioranza e parte dell’opposizione hanno infatti dato parere favorevole al Piano Regolatore del porto di Catania, presentato dall’Autorità di sistema della Sicilia orientale.
    In aula, per chi era presente e per chi ha assistito in streaming, il consenso su questo parere si è formato sulla base di tre tesi ripetute in modo martellante (spesso, quando non credi, non puoi credere in una cosa, la ripeti, e ripeti, e ripeti, ma la realtà resta purtroppo lì, la realtà non cambia…).
    1) Il Piano regolatore del Porto, secondo parte della maggioranza e parte dell’opposizione, sarebbe legittimo. Questo è FALSO. Associazioni di tecnici, ambientalisti, commercianti e comitati hanno dimostrato, in modo inoppugnabile, da settimane e mesi, che quel piano regolatore ha falle tecniche, formali e sostanziali, enormi; ed è in contraddizione con norme, leggi ma anche con atti dello stesso ente che lo propone, quale il parere espresso sul progetto (assai simile, se non sovrapponibile) presentato dalla società Toods’. E’ un atto illegittimo, cui manca trasparenza e conformità, al quale il Consiglio comunale ha dato un “via libera” che non modifica le criticità, ma che aggrava tremendamente i rischi ambientali, per la vita e la salute della città.
    2) Il Piano regolatore del porto, sempre secondo parte della maggioranza e parte dell’opposizione, sarebbe realizzato senza danni ambientali per la città e non costituirebbe una cementificazione assurda del mare catanese. Anche questo è palesemente FALSO. Per avvalorare questa tesi abbiamo assistito al gioco del “non vedo, non ci sento ”. E tutto questo per non fare vedere alle catanesi ed ai catanesi quello che è sotto gli occhi di tutti: foci di fiumi interrati, sottopassaggi assurdi e irrealizzabili, scogliere ed ecosistemi marini di pregio sommersi da masse di metri cubi di cemento. E tutto questo per uno sviluppo che non esiste e per una “Miami dei poveri”, per un megaporto per milionari che porterà caos e devastazione, cancellando tra l’altro la storia di un bene comune prezioso, la Scogliera d’Armisi.
    3) E da ultimo, parte della maggioranza e parte dell’opposizione hanno ribadito che non è vero che la Scogliera d’Armisi sia il gioiello che è. Tutto questo è doppiamente FALSO. Per avvalorare una tesi che è in contraddizione palese con la realtà i salti mortali sono stati doppi e tripli. Scene che non avremmo mai voluto vedere nel consiglio comunale di una grande città.
    Tutto questo è stato condito, nei giorni precedenti, da un atto di vittimismo mistificatorio che è ormai di moda nella politica povera e senza ideali del nostro tempo. I rappresentanti comunali di alcuni partiti di maggioranza si sono detti “minacciati” dalle diffide e dagli appelli che provenivano dalle associazioni di commercianti, tecnici, ambientalisti e cittadini. E’ come dire che si sono sentiti minacciati dal normale esercizio della democrazia: dalla partecipazione attiva, libera e responsabile di migliaia di cittadine e cittadini.
    Ci troviamo di fronte a un Consiglio comunale che, nella sua maggioranza, non sa e non vuole rappresentare la volontà della maggioranza dei cittadini.
    Ci corre l’obbligo di spiegare a questi rappresentanti che è l’autorità portuale titolare del provvedimento che va la Ministero competente, assistito dai pareri richiesti dalla legge. Ed è contro i provvedimenti dell’autorità portuale, concepiti in contrasto con valutazioni negative degli stessi uffici comunali che il Consiglio ha ripetutamente ignorato, che si appelleranno da questo momento in poi associazioni e comitati. Lo faremo nei tempi, le forme e i modi dovuti, senza lasciare nulla di intentato per evitare uno scempio ambientale e urbanistico che Catania non merita.
    Alla luce di tutto questo, ringraziando quella parte dell’opposizione e della maggioranza che ha criticato con coraggio e argomenti di verità e realtà questo agghiacciante provvedimento - che abbiamo chiamato non a caso CANCELLA IL MARE - ribadiamo la nostra ferma intenzione di continuare, con tutti i soggetti interessati, l’azione a favore di una vera promozione del mare catanese come bene comune di tutte e tutti, come luogo di socialità e benessere, contro speculazioni inguardabili che renderebbero la nostra città un inferno. Con buona pace di tutti, proveremo a fare sentire forte e chiara la voce e la volontà delle cittadine e dei cittadini.

    Per queste ragioni invitiamo a continuare la raccolta di firme che sta arrivando a 2600 sostenitrici e sostenitori e a diffondere le ragioni della difesa del nostro mare

    Comitato per la difesa e la fruizione della Scogliera d’Armisi di Catania

Not yet a PRO argument.

No CONTRA argument yet.

Why people sign

Perché questa costa con la sua bellezza naturale possa continuare a rendere liete le giornate estive di persone anziane e impossibilitate a spostarsi in altri luoghi.i . I proprietari di questi yacht, hanno sicuramente dove ormeggiare le loro imbarcazioni

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