Regione: Marche
Ambiente

A favore del diportismo sostenibile nel mare del Conero!

La petizione va a
Presidente del Marina Dorica, Presidenti dei Circoli del Marina Dorica
32 Supporto

La petizione è stata ritirata dal promotore

32 Supporto

La petizione è stata ritirata dal promotore

  1. Iniziato maggio 2022
  2. Raccolta voti terminata
  3. Presentata il 13/10/2022
  4. Dialogo
  5. Mancate

Caro Presidente

I firmatari della presente, soci del Marina Dorica, inoltrano la presente a fronte della posizione espressa recentemente dall’Assemblea dei Soci di Marina Dorica SpA sul tema dell’AMP del Conero. Al punto cui è giunta la vicenda, travagliata e ormai pluridecennale, vale la pena di considerare con serenità la situazione, consapevoli dell’importanza del tema non solo ad Ancona, ma anche in ambito nazionale e mondiale.

La vicenda ha visto molti varcare la soglia dell’AMP sì e AMP no, amministratori in primis.

Oggi ci preme chiedere che si apra un vero dibattito sul tema. Un paese come il nostro, immerso nelle acque del Mediterraneo, dovrebbe ritenersi un’intera ed unitaria area protetta, in mare e a terra, come hanno sottolineato anche i nostri amici regionali Piceni.

Il valore di questo territorio, la scommessa che abbiamo finalmente fatto sulla acquisizione dei valori che esso rappresenta, la conclusione, speriamo, dell’era delle cementificazioni, soprattutto costiere, oggi propongono visioni ampiamente condivise da molte amministrazioni supportate anche mediante la costituzione di aree protette un po’ ovunque. Certo dispiace constatare, che non si riesca a concertare una tutela comune per un luogo come questo, che vede la presenza del Parco del Conero, le tre amministrazioni municipali che lo governano territorialmente, che da anni non riescono a trovare un accordo condiviso per difenderlo a 360 gradi, vista l’eccellenza del luogo a mare e a terra. È evidentemente contraddittorio tutelare la “terra” con l’istituzione quasi 30 anni fa del “Parco regionale del Monte Conero” ma non il “mare” prospicente allo stesso e che con il Monte Conero costituisce un tutt’uno, non solo da un punto di vista naturalistico ma anche economico dato che la presenza turistica sul territorio è connotata e correlata soprattutto al nostro bellissimo (ancora per poco se non verrà tutelato) “mare”.

Non credi che un serio dibattito aperto ai 1.400 proprietari di imbarcazioni del Marina, mai interpellati, malinformati, avrebbe potuto costituire un corretto contributo alla conoscenza del tema, limitata ad alcuni presidenti di circoli che non hanno rappresentato il pensiero dei propri associati?

Il discorso che riprenderà, visto che ne parliamo da anni, ha il dovere di coinvolgere con grande serenità la società civile tutta, come non è capitato in questa lunga fase di gestazione abortita; perché questa proposta è dei cittadini che desiderano, senza difendere alcun interesse in particolare, conservare e possibilmente migliorare un luogo che “non appartiene” agli stessi ma che è universalmente di tutti. Questo atteggiamento non è comparso nelle tornate di dibattito costruite spesso sull’assenza di buona fede o su un inspiegabile scetticismo politico-culturale e relativo scontro politico locale, contrapponendo giustificazioni spesso non sostanziate e timori, se non vere e proprie fake news.

Motivazioni:

Ci sentiamo di sottoporti alcune osservazioni ai motivi del “NO” espressi dall’Assemblea dei Soci di MD SpA che si è tenuta l’8 aprile 2022.

Non esiste una zonazione ISPRA 2020, l’ultima è del 2016 che prevede solo Zone B e C con espressa esclusione di zona A (c.d. riserva integrale);

I soci di MD spa non hanno figli che frequentano l’Univpm? Perché fingono di ignorare o comunque disprezzano quanto tutti i biologi marini dell’Ateneo anconetano hanno dimostrato con le loro ricerche scientifiche, e cioè che nei fondali sabbiosi e fangosi del Conero c’è biodiversità importante che va protetta per il ruolo che svolge nella catena alimentare della costa adriatica? E, in più, come possono ignorare che è possibile agire in termini di restauro ambientale per ripristinare forme di vita distrutte dall’azione antropica e in particolare dalla pesca intensiva sotto costa?

La prima zonazione dell’ISPRA del 2014 prevedeva due zone A (al Trave e alle Due Sorelle); l’ultima zonazione Ispra del 2016 che non prevede le zone A è frutto della trattativa condotta dal Comune di Ancona. Se i soci di MD spa sono favorevoli all’introduzione di zone A, noi siamo senz’altro d’accordo.

Il turismo di qualità, al contrario del turismo di massa” mordi e fuggi” (vedi attuale utilizzo insostenibile della spiaggia delle Due Sorelle), è attirato dai parchi e dalle AMP: lo dimostrano dati statistici ufficiali, nazionali e locali.

Nelle AMP i reati ambientali sono puniti molto più severamente rispetto a zone non protette. In più con l’istituzione dell’AMP sarebbe possibile accedere a fondi EU, non solo per adottare misure di contenimento dell’inquinamento di varia origine, ma anche per poter studiare nuove modalità di difesa e restauro ambientale;

Nella AMP sarebbe vietata la pesca subacquea e le altre forme di pesca sarebbero regolamentate e permesse previa autorizzazione. La pesca di frodo (quella dei ricci o dei paguri, per esempio) o quella irregolare (vongolare sotto costa, per esempio) sarebbe perseguita in forma molto più severa.

Altre AMP italiane sono inserite in contesti fortemente antropizzati (Portofino, capitale della nautica è in un’AMP, così Trieste, Procida, ecc.)

Come mai l’Assonautica e la Lega Navale a livello nazionale sono favorevoli alle AMP e hanno siglato protocolli di intesa con Legambiente, Assocharter, Ministero dell’Ambiente per la nautica sostenibile nelle AMP? Ancona è un mondo a parte, secondo la “lobby” della marineria locale?

I campi boe NON sono previsti nel regolamento provvisorio dell’AMP del Conero, potrebbero essere eventualmente adottati se fossero ritenuti necessarie dall’Ente Gestore (Comune di Ancona o Consorzio tra i Comuni di Ancona, Sirolo e Numana per esempio) in concertazione con le associazioni diportistiche e con la super visione del MITE.

Esistono numerose testimonianze, foto e filmati che dimostrano purtroppo che al Conero non viene rispettata la distanza delle imbarcazioni dalla costa (300 metri dalla spiaggia e 100 metri dalla falesia).

Con l’istituzione dell’AMP la locale CCPP sarebbe automaticamente potenziata dal MITE in termini di uomini e mezzi e quindi potrebbe sanzionare in modo più efficace le suddette infrazioni.

Sin dall’inizio dell’AMP sarebbe adottato il regolamento Provvisorio, poi l’Ente Gestore proporrà al Ministero il regolamento definitivo.

Il MITE finanzierebbe non solo le spese di costituzione dell’AMP e gli investimenti iniziali ma anche la remunerazione del Direttore, nominato tramite concorso pubblico dal Comune o dal Consorzio che gestisce l’AMP. L’esperienza delle 30 AMP italiane dimostra come sia possibile attirare finanziamenti europei per migliorare la gestione e adottare metodi innovativi e scientificamente validi per la difesa del mare e della costa. 

Gestire bene un ecosistema complesso come l’ambiente marino del Conero serve a fare in modo che la natura possa fornire al meglio ciò che ci offre (servizi ecosistemici).

Questo approccio ecosistemico è utile per raggiungere un equilibrio tra richieste ed usi contrastanti dei portatori di interesse, delle aziende e dei decisori politici. rispondere meglio ai cambiamenti imprevisti dell’ecosistema. Una corretta gestione infatti porta vantaggi ad un insieme di attività umane:

·      la pesca

·      la conservazione della qualità delle acque

·      il turismo e le attività ricreative

·      la protezione del litorale e la difesa della costa

Prendersi cura dell’ambiente significa prenderci cura di noi stessi,

della nostra salute, e del futuro dei nostri figli.

Link alla petizione

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Novità

  • Cari firmatari,
    in prossimità della conclusione della petizione per l'Area Marina Protetta del Conero, stabilita per il 10 aprile 2023, ci siamo resi conto che alcune firme, limitatamente ai 32 casi di chi sta ricevendo questa mail, sono state raccolte su dei moduli errati, quindi vi preghiamo gentilmente di firmare nuovamente e di far firmare online su questo link:
    www.openpetition.eu/it/petition/online/aiutateci-a-istituire-larea-marina-protetta-del-conero
    Scusateci per l'inconveniente e grazie per la collaborazione!
    Andrea Fantini
    Comitato Insieme per l'Area Marina Protetta del Conero
    contatto WA +393339662636

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